Cos’è e come funziona il Foglio di Servizio Elettronico per NCC
A partire dal prossimo 3 gennaio 2025, tutti gli operatori dei servizi di “Noleggio con Conducente” dovranno dotarsi del Foglio di Servizio Elettronico. Si tratta di uno strumento digitale che va a sostituire quello fisico, al cui interno non devono essere inseriti solamente i dati relativi a chi guida una vettura destinata a questo servizio di mobilità, ma anche quelli dei passeggeri che pagano per uno spostamento utilizzando questi mezzi (compresi gli Uber). Ma cos’è, come funziona e come impatta sui dati personali il FDSE NCC?
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Nell’analisi dell’imminente introduzione – a partire dal prossimo 3 gennaio – del FDSE (Foglio di Servizio Elettronico) per gli NCC, appare abbastanza evidente come non ci sia un bilanciamento tra la tutela della privacy e l’esigenza dello Stato di prevenire – attraverso il controllo – eventuali abusi nel settore del cosiddetto “Noleggio con Conducente”. Non siamo in una fase pandemica – come accadde solo qualche anno fa con il COVID, quando inevitabilmente la tutela della Salute pubblica prevaricò quella relativa alla protezione dei dati personali con il controllo e la limitazione degli spostamenti -, per questo motivo appare del tutto illogico che un governo abbia dato vita a un qualcosa di così poco giustificato in materia di protezione della privacy.
FDSE NCC, cos’è e quali dati saranno raccolti
Si parte dall’accesso alla piattaforma RENT a cui devono registrarsi tutti gli operatori della categoria “Noleggio con Conducente”. Per farlo, “basterà” accedere con SPID o CIE all’interno della sezione dedicata nel sito “Portale dell’Automobilista”. Da lì, si può procedere con la registrazione dei dati richiesti:
- il numero dell’autorizzazione
- il Comune che ha rilasciato l’autorizzazione
- la data di emissione dell’autorizzazione
- la data di scadenza dell’autorizzazione (facoltativo)
- la modalità di conseguimento dell’autorizzazione, di cui all’Allegato A, punto f), del D.M. 2 luglio 2024, n. 203
- la tipologia di veicolo
- la targa del veicolo
- il numero di telaio del veicolo
- l’indicatore del veicolo (veicolo principale o sostitutivo).
Ma i reali problemi arrivano quando si entra in un aspetto specifico del FDSE NCC, ovvero la raccolta dati (che rimarranno nel sistema per ben tre anni) relativi ai committenti – ovvero chi paga per usufruire di questo servizio – o di chi lo utilizza. Infatti, come specificato all’interno del decreto, bisognerà inserire anche i dati relativi all’utente (nome, cognome e codice fiscale) – che sia l’utilizzatore o il fruitore finale – e tutti i dati relativi al “viaggio”: dal punto di partenza a quello di arrivo, con tanto di orari. E vale sia per chi prenota e paga il servizio, sia per chi lo utilizza attraverso una prenotazione fatta da altri.
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