Monaco: “La WADA non rovinerà la carriera a Sinner. Il n.1 ha una pecca e Djokovic è d’accordo con Kyrgios”
Guido Monaco si è soffermato su una domanda interessante che ha animato l’ultima puntata di Tennismania, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Chi è più replicabile tra Sinner e Alcaraz?”. Il commentatore di Eurosport ha provato a fornire la propria impressione: “La parola replicabile mi mette in difficoltà, perché di replicabile non c’è quasi nulla: noi cerchiamo di fare sempre il giochino del confronto e della similitudine, ma è difficile. Abbiamo capito che quello meno replicabile di tutti è stato Nadal per caratteristiche tecniche, fisiche e mentali. A ruota Federer per l’eleganza e la bellezza del gioco. Djokovic è sembrato da subito quello più replicabile, tanto che sembra che Sinner abbia preso tanto da lui, soprattutto nel salto di qualità. Ci stiamo però rendendo conto che Sinner, oltre ad avere buona parte delle qualità di Djokovic, tira più forte e quindi può giocare un tennis più dominante. La strada più percorribile è quella di Djokovic e Sinner, non quella di Alcaraz che ha picchi e intuizioni, che noi a volte, magari sbagliando, riconosciamo come talento: cercando di replicarlo si rischia di fare cattive copie. Se parliamo di cosa c’è dentro alla testa di un atleta, alla dedizione, alla capacità di migliorarsi e allenarsi allora Sinner è il meno replicabile di tutti, perché da questo punto di vista è il più forte di tutti, tutti sono ammirati di come sta gestendo il successo. Alcaraz è più normale come atleta extra-campo, ma è più eccezionale in campo, all’interno di un confronto di eccezionalità”.
L’esperto di tennis ha poi proseguito: “Ora il gioco è capire chi dei due ha più margini di miglioramento: Sinner sta sorprendendo una parte degli appassionati, me compreso, per come è cresciuta la capacità di difendersi e fa una grande differenza perché per gli altri è difficile fare il punto. Mettici anche la forza mentale, la capacità di giocare grandi punti e la forza mentale: il pacchetto è scoraggiante per gli avversari, l’unico che ha le armi per scardinarlo è Alcaraz, che però al tempo stesso ha il problema di non riuscire in tutti i tornei a trovare le motivazioni e la forma che servono per fare stagione pari con questo Sinner. È solo un anno, ma la sensazione è che Sinner sia nato per reggere e crescere ancora“.
Guido Monaco è voluto tornare su una sua affermazione: “Io ho fatto la sparata del Grande Slam in futuro: quest’anno ne ha vinti due, ha perso una semifinale al quinto e perso un quarto di finale, già quest’anno ci è andato vicino. A Parigi se avesse battuto Alcaraz non perdeva poi da Zverev e a Wimbledon se non perdeva con Medvedev poteva perdere solo con Alcaraz, già quest’anno eravamo solo a 2-3 partite dal Grande Slam. Con un Sinner così ti viene da dire che Alcaraz è stato quasi deludente, ma ovviamente ha vinto Wimbledon e Roland Garros“.
Il telecronista di Eurosport ha poi continuato sul numero 1 del mondo, parlando anche del processo al TAS: “La crescita di Sinner è stata meno repentina e ha avuto modo di consolidarsi ai vari livelli, ha una maturità al di fuori del comune e questo fa una differenza abissale. Quest’anno è la prova che non è lì per caso, ma certo c’è una spada di Damocle e vedremo cosa riserverà: se dovesse arrivare una squalifica un po’ pesantuccia bisognerà verificare, ma anche se dovesse arrivare una squalifica di mesi sarà soltanto ritardato il suo dominio, non gli rovinano la carriera ma possono complicargli le cose e gli avversari possono approfittarne per prendere fiducia. Non voglio credere a una squalifica e nel momento in cui giocherà senza quel pensiero diventerà ancora più complicata la cosa per gli altri“.
Al momento c’è però un neo nella carriera del fuoriclasse altoatesino: “A oggi Sinner non ha mai giocato una finale su terra in un torneo importante, se proprio dobbiamo trovare una pecca. Potrebbe sfatare questa cosa a Monaco di Baviera: è un po’ la cosa che gli manca e dove Alcaraz ha già dimostrato molto“. Ancora una curiosità sull’azzurro: “Tutte le volte che vedo Sinner fare una sciata penso che io durante la mia attività non ho mai messo gli sci per la paura di infortunarmi, invece lui… Con tutto quello che c’è intorno la sciata mi lascia sempre un po’…“.
Nick Kyrgios ha attaccato più volte Jannik Sinner negli ultimi mesi e Guido Monaco è stato lapidario nei confronti dell’australiano, parlando anche di Novak Djokovic: “Io riesco a ignorare quello che dice Kyrgios. Le sue dichiarazioni saranno arrivate a Djokovic, che decidendo di avere questo rapporto con lui giocando il doppio insieme a lui avvalora il punto di vista di Kyrgios su Sinner: è come dire che pensa quello che pensa Kyrgios. Questo rapporto che continua ad avere dopo gli sproloqui di Kyrgios, che è un personaggio negativo per il tennis, mi disturba. Io sarei per ignorare Kyrgios: se ci dovesse essere questa sfida, Sinner lo tratterà come un avversario normale e dovremmo fare come lui ignorando una persona che ha sempre sputato sul tennis e poi quando non poteva giocare ha fatto il diavolo a quattro per rimanerci dentro. Trattiamolo per quello che è: un ragazzo problematico che ha fatto più male che bene al mondo del tennis, non diamogli il peso che non ha su certe tematiche così importanti, dobbiamo parlare meno di lui perché altrimenti si fa il suo gioco“.
Un passaggio su Sara Errani e Jasmine Paolini, che giocheranno in doppio anche nel 2025: “Errani e Paolini puntano a diventare numero 1 del mondo, il progetto doppio va avanti e fa piacere. Qualcuno è preoccupato perché Jasmine potrebbe essere assorbita, ma ha dimostrato di poter reggere il doppio impegno e c’è ancora del margine per migliorarsi. Credo che replicheranno quanto fatto nel 2024. Paolini si è trovata campionessa a 28 anni e non a 21-22: è difficile fare paragoni con il passato, anche se le altre nostre grandi, tolta la Errani, sono arrivate tardi, anche se erano giocatrici più importanti di quanto non lo fosse Paolini fino a poco fa“.