Non c’è cybersicurezza senza sostenibilità: come la tecnologia può proteggere il pianeta
Con l’aumento dei dati e l’espansione delle reti digitali, la sicurezza informatica gioca un ruolo cruciale non solo per la protezione delle informazioni ma anche per sostenere pratiche sostenibili. Come si possono coniugare cybersicurezza e sostenibilità per un futuro più sicuro e rispettoso dell’ambiente?
Negli ultimi anni, la sicurezza informatica è diventata una priorità per aziende, governi e individui, data la crescita esponenziale delle minacce informatiche e dell’uso dei dispositivi digitali. Tuttavia, in un’era in cui la sostenibilità è un obiettivo imprescindibile, emerge una nuova sfida: come integrarla con pratiche che rispettino l’ambiente? Esiste, infatti, un forte legame tra la gestione digitale e l’impatto ecologico che ogni attività di rete comporta, dal consumo energetico dei data center alla produzione e smaltimento dei dispositivi elettronici.
Mentre le aziende si orientano verso pratiche più sostenibili, la cybersicurezza si trova a dover supportare la riduzione dell’impatto ambientale. Determinate tecnologie cloud-based, ad esempio, riducono la necessità di server locali, abbattendo i consumi energetici aziendali. Inoltre, le pratiche di “security by design”, che integrano la sicurezza fin dall’inizio nella progettazione di un sistema, possono rendere le reti meno vulnerabili e al contempo più efficienti sul piano energetico.
Un altro aspetto cruciale è l’educazione dei dipendenti e degli utenti finali. I cyberattacchi possono spesso colpire proprio a causa di comportamenti umani non corretti: una buona formazione sulla sicurezza riduce i rischi e, di conseguenza, anche l’impatto ambientale derivante dall’eventuale necessità di sostituire o riparare infrastrutture compromesse. Adottando una consapevolezza che integra sostenibilità e sicurezza, le aziende possono ridurre significativamente i costi ambientali.
I data center, poi, sono il cuore pulsante della nostra società digitale: custodiscono dati sensibili e permettono l’esistenza delle reti globali. Tuttavia, il loro impatto ambientale è notevole, essendo tra le strutture più energivore al mondo. Secondo un recente studio, contribuiscono a circa l’1% delle emissioni globali di CO2, una cifra che potrebbe aumentare in assenza di interventi mirati.
Dal punto di vista della cybersicurezza, i data center rappresentano un obiettivo costante per i criminali informatici, poiché contengono enormi quantità di dati sensibili. Le misure di sicurezza avanzate necessarie per proteggerli – come i firewall e i sistemi di rilevamento delle intrusioni – richiedono molta energia. La sfida è trovare soluzioni sicure che riducano anche il consumo energetico e le emissioni.
Una soluzione in crescita è l’utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI) per ottimizzare i consumi energetici, rendendo i data center “intelligenti”. Alcuni data center, ad esempio, usano l’AI per monitorare la temperatura e attivare il raffreddamento solo quando necessario, riducendo lo spreco di risorse. Altri si stanno spostando verso l’utilizzo di energie rinnovabili, come quella solare ed eolica.
Un approccio interessante riguarda l’integrazione della cybersicurezza all’interno del modello di economia circolare. Invece di basarsi su un ciclo di consumo lineare – produzione, utilizzo e smaltimento – questo modello si focalizza sul riutilizzo e riciclo delle risorse. Nel contesto della sicurezza informatica, ciò potrebbe tradursi in un maggiore uso di software open-source e in soluzioni condivise per ridurre la necessità di nuovi sistemi.
La combinazione di sicurezza informatica e sostenibilità non è solo possibile ma necessaria per il benessere del nostro pianeta e della nostra società digitale. La sfida, in questo contesto, è creare tecnologie sicure che rispondano non solo alle esigenze di protezione dei dati, ma anche a quelle di un ambiente sempre più in difficoltà. Con l’avanzare della tecnologia, sarà possibile immaginare un mondo digitale che protegge non solo le informazioni, ma anche il pianeta che le ospita.
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