Scontro a Pont Canavese per la diga sul Soana: «C’è carenza di informazioni»
PONT CANAVESE. «Poche, scarse, le informazioni fornite fin qui dall’Unione montana e dai Comuni riguardo al progetto della diga sul torrente Soana, una grande opera che verrebbe realizzata nei territori di Pont e di Ingria e che avrebbe un notevole impatto ambientale».
Lo sostengono, da tempo e con forza in consiglio comunale gli esponenti del gruppo di minoranza, Gian Piero Bonatto e Raffaele Costa. Quest’ultimo, ora, lamenta anche il fatto che sia stato “tagliato” un suo intervento volto ad informare la cittadinanza in tal merito. Nella registrazione audio video della seduta del 28 novembre postata sul sito del Comune, in effetti (e Costa lo aveva gi fatto notare nella successiva seduta del 5 dicembre scorso) manca un suo intervento in cui comunica le informazioni sul progetto che è riuscito ad ottenere. Un problema tecnico, come affermato dal sindaco Paolo Coppo? Una dimenticanza forse voluta, come qualcuno potrebbe anche ipotizzare? In consiglio comunale, il sindaco, ha dichiarato che il progetto è in una fase molto preliminare, che gli atti relativi sono pubblici e che tutto viene fatto in trasparenza. Costa, però, afferma che questa dimenticanza è gravissima ed ha formalmente chiesto di integrare il suo intervento al verbale della seduta di giovedì 28 novembre.
« L’intervento trattava l’illustrazione di quanto ho intrapreso nei confronti dell’Unione Montana Valli Orco e Soana, al fine di conoscere l’iter avviato, ed in corso, sul progetto di realizzazione dell’invaso – specifica il consigliere di minoranza – .Dopo l’invio di sei Pec per ottenere consegna dei risultati preliminari per lo studio di prefattibilità redatto dal Politecnico di Torino, ho potuto consultare il documento ed in quel mio intervento ho illustrato quanto riportato nella relazione finale. Nell’analisi dei dissesti viene riportato che le pareti in sinistra orografica sono interessate da evidenti fenomeni di crolli diffusi, mentre in destra orografica e specialmente nella zona di Ingria, vengono segnalate frane superficiali diffuse o di colamento rapido. Nelle considerazioni finali sulla fattibilità dell’opera, si afferma che sulla base delle ridotte informazioni a disposizione, si può preliminarmente asserire che tali fenomeni non rappresentano vincoli ostativi alla realizzazione dell’invaso, ma dovranno esser svolti ulteriori accertamenti. Inoltre, particolare attenzione dovrà essere posta ai depositi morenici dell’abitato di Ingria, ai possibili crolli nell’area di realizzazione delle imposte e del bacino della diga e alle colate di detriti di alcuni tributari del Soana, oltre che al conseguente trasporto solido dello stesso torrente. Di conseguenza, chiedo al sindaco una particolare attenzione sulla questione diga, affinché la popolazione venga costantemente informata sui successivi passaggi, soprattutto perché non ci si ritrovi in una situazione di “giochi” ormai decisi e conclusi».
Il presidente dell’Unione montana, Marco Bonatto Marchello, ha comunicato di aver trasmesso a Costa tutti i documenti in possesso dell’ente, assicurando che, in base alle proprie disponibilità economiche, l’Unione proporrà di perseguire le analisi geofisiche, prima di intraprendere qualsiasi progettazione.Ornella De Paoli