Il 2024 si chiude con un’affermazione importante per Joao Fonseca. Il re delle Next Gen Atp Finals, certo, ma anche e soprattutto un ragazzo con la testa sulle spalle che ha iniziato la stagione da numero 727 della graduatoria maschile e che in appena dodici mesi ha raggiunto il suo best ranking (numero 145 ATP). Dopo aver guadagnato il primo quarto di finale nel circuito maggiore (nella splendida cornice della sua Rio) e dopo aver conseguito il primo titolo a livello Challenger (a Lexington), il giovane tennista sudamericano non ha smesso di stupire, dimostrando, torneo dopo torneo, che in un futuro – neanche troppo lontano – il suo potrà essere uno dei nomi più gettonati del circuito.
Il presente, del resto, ci parla del primo tennista brasiliano di sempre a chiudere l’anno occupando il gradino più alto della classifica nel circuito Junior e di un classe 2006 che da molti viene considerato il nuovo Sinner per la propria etica del lavoro, per la potenza dei suoi colpi e per uno stile di gioco dannatamente aggressivo da fondo campo. L’atleta brasiliano ha avuto la possibilità di allenarsi insieme al numero uno del mondo in occasione delle ultime Nitto Atp Finals di Torino, occasione di cui Joao si è dichiarato entusiasta.
Va da sé, naturalmente, che appare un esercizio piuttosto prematuro spendersi in tediosi paragoni di sorta, epperò il talento di Fonseca – così come dimostrato in occasione delle Next Gen ATP Finals – non è affatto in discussione. Parliamo di un giocatore dotato di un rovescio solidissimo, di un dritto meno stabile ma altrettanto incisivo che unito alla fluidità dei colpi e all’efficacia di volée e smorzate, riesce a mettere in evidenza tutto il talento ancestrale del nativo di Rio de Janeiro.
IIntanto, Joao si gode una svolta importante sul piano economico. L’ultima edizione delle suddette Next Gen ATP Finals, tra l’altro, è stata anche quella con il montepremi più alto di sempre. Basti pensare che grazie al trionfo ottenuto nel prestigioso torneo di Jeddah, Fonseca è riuscito a guadagnare 526,480 dollari (che al cambio attuale fanno circa 504.000 euro). Insomma, una cifra di tutto rispetto. Soprattutto se rapportata a quella ottenuta conquistando il suo unico titolo Challenger (11.200 dollari). E chissà che la vittoria in terra araba (ottenuta davanti agli occhi di “un certo” Rafael Nadal) non possa rappresentare il primo (vero) passo verso la scalata all’olimpo del ranking ATP. Il futuro gioca dalla sua parte, il futuro è adesso.
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