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Декабрь
2024

ATP Brisbane, il ritorno di Novak Djokovic: “Sono qui per vincere il torneo”

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Novak Djokovic è finalmente rientrato nel circuito maggiore dopo circa tre mesi di pausa superando al primo turno dell’ATP 250 di Brisbane la wild card australiana Rinky Hijikata con il punteggio di 6-3 6-3. Nel corso della conferenza stampa post-partita il campione serbo ha raccontato la sua versione del match ma ha anche affrontato altri temi, parlando del rapporto con il nuovo coach Andy Murray, del prossimo avversario (Gael Monfils), della sua programmazione stagionale e del nuovo binomio Ivanisevic-Rybakina.

Domanda: “E’ stata la tua prima partita in singolare dopo tanto tempo: quali sono state le tue sensazioni?”

Djokovic: “Sì ieri ho giocato il doppio con Kyrgios ed è stato molto divertente perché Nick rientrava in campo dopo una vita, davanti al suo pubblico, e non potevo perdere l’occasione di condividere questo momento con lui. Non gioco molti doppi nel corso della stagione ma secondo me abbiamo giocato a un ottimo livello, ho servito molto bene, esattamente come nel singolare di oggi, ho lavorato molto sul sevizio nel corso della offseason: Hijikata ha colpito con grande intensità e, specialmente nel secondo set, ho dovuto sudare per portare a casa tutti i punti. Nel corso del match ho avuto qualche alto e basso ma penso sia abbastanza normale dopo tutto questo tempo, sono complessivamente soddisfatto del mio debutto stagionale, voglio arrivare a Melbourne nelle migliori condizioni possibili perché quello è l’obiettivo principale della mia trasferta australiana ma allo stesso tempo sono venuto qui a Brisbane per vincere”

Domanda: “Come sta proseguendo il lavoro con il tuo nuovo coach Andy Murray?”

Djokovic: “Adesso siamo dalla stessa parte del campo ed è una sensazione surreale, ma bella. Siamo stati rivali per oltre 20 anni e, nonostante un rapporto di grande rispetto, ci tenevamo qualche segreto per noi, come ad esempio i metodi di allenamento o di preparazione e di approccio alla partita, cercando di nascondere i punti deboli agli avversari. Adesso è cambiato tutto, perché devo aprirmi completamente con lui per farmi aiutare: ci siamo allenati insieme per 8 o 9 giorni, ci stiamo scoprendo a vicenda, sta nascendo un rapporto totalmente diverso. Per me è un grande onore averlo al mio fianco: stiamo parlando non solo di una leggenda vivente del tennis mondiale ma anche di uno dei giocatori più intelligenti che abbia mai conosciuto. Non abbiamo trascorso molto tempo insieme ma mi già dato degli spunti interessanti: si tratta di sfumature, di dettagli, ma sono le sfumature e i dettagli che possono fare la differenza per migliorare. Non vedo l’ora di averlo al mio fianco a Melbourne”

Domanda: “Il tennis è in continua evoluzione, i giovani fenomeni stanno trasformando il gioco: stai pensando a qualche cambiamento specifico?”

Djokovic: “L’obiettivo resta sempre quello di migliorare, specialmente nei dettagli: mi riferisco alla posizione in campo, alla tattica, alla transizione, senza dimenticare l’aspetto fisico e quello mentale. Nella settimana di pausa prima di Melbourne con il mio team abbiamo deciso che faremo molte analisi video, concentrandoci sugli avversari più forti: voglio capire cosa ha funzionato in passato contro di loro e cosa invece posso ancora migliorare, mi piace prendermi cura di ogni dettaglio. Ma quando comincerà il torneo cercherò invece di svuotare la testa, concentrandomi solamente sui concetti più semplici”

Domanda: “Al prossimo turno affronterai Gael Monfils, contro il quale non hai mai perso: che partita sarà?”

Djokovic: “Spero di proseguire la mia striscia positiva: penso che questo campo rapido possa aiutarlo, sicuramente cercherà di ottenere molti punti gratuiti con la prima di servizio, a Cincinnati ad esempio ha battuto Alcaraz in condizioni abbastanza simili. Ci conosciamo molto bene, fin dai tempi juniores, è stato semplicemente uno dei migliori atleti del tour degli ultimi vent’anni: flessibilità, agilità, forza, velocità, una fase difensiva impressionante. Ha un anno in più di me e riesce ancora a fare cose incredibili in campo, sembra non invecchi mai, sarà una grande partita”

Domanda: “Il tuo ex allenatore, Goran Ivanisevic, adesso lavora con Elena Rybakina: cosa hai pensato appena hai saputo di questa collaborazione?”

Djokovic: “Ero felice, perché spesso con Goran avevamo parlato di quanto ci piacessero il gioco e il caratttere di Elena. Sono sicuro che potrà aiutarla a migliorare ulteriormente il suo tennis, è una campionessa e mi sembra molto affamata, otterranno grandi risultati insieme”

Domanda: “Quale sarà la tua programmazione nel 2025? Continuerai a concentrarti solamente sugli Slam e sui tornei più prestigiosi?”

Djokovic: “Sì, l’idea è quella, però vedremo come si evolve la stagione, per adesso siamo soltanto all’inizio, ho già in mente la programmazione dei primi sei mesi dell’anno ma dopo la trasferta australiana sicuramente faremo degli aggiustamenti: dopo Melbourne giocherò a Doha e poi spero di presentarmi sia a Indian Wells che a Miami ma chiaramente dipenderà dal mio corpo, cercheremo di fare le scelte migliori insieme al mio team. L’obiettivo resta quello di presentarmi al 100% per gli appuntamenti principali, e ovviamente mi riferisco agli Slam e ai Masters 1000” 




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