La sua prima «opera»: l’armatura di un pupazzo costruito con il fil di ferro plastificato della busta della merenda. Da allora Jago non ha mai smesso di creare e scolpire, nemmeno quando le gallerie d’arte gli hanno detto che per lui non c’era spazio. Ha aggirato l’ostacolo diventando la galleria di sé stesso. E infatti dice: «Io sono un museo»