ATP Brisbane: Djokovic sgretola le sicurezze di Monfils e lo batte per la 20esima volta

[1] N. Djokovic b. G. Monfils 6-3 6-3

Due di fila, venti di fila. Con un doppio 6-3 Novak Djokovic aveva dato inizio alle danze al Brisbane International, suo evento inaugurale della stagione 2025. Replicando la prova che gli ha permesso di sconfiggere Rinky Hijikata, il serbo ha sconfitto col medesimo punteggio Gael Monfils, di un anno più vecchio. È bastata un’ora e quattordici minuti al 24 volte campione Slam. Questo successo vuol dire 20 vittorie su 20 scontri diretti nel circuito maggiore contro il francese che, ancora una volta, è costretto a uscire a testa bassa dallo scontro.

A tratti c’è anche riuscito il transalpino a tenere il ritmo del serbo. Alla lunga, però, la solidità di Djokovic ha fatto sì che piano piano le certezze di Monfils finissero nel cestino, lasciandolo quindi con un pugno di mosche in mano. Una sola palla break offerta (e annullata) dal numero 7 ATP, che ha terminato l’incontro con il 76% di conversione con la prima e il 67% con la seconda. Meno efficace il 55esimo tennista al mondo con il colpo di inizio gioco, a momenti un po’ insicuro. E Nole, si sa, appena può approfitta.

Il 37enne di Belgrado stacca così il pass per il 217esimo quarto di finale in carriera a livello ATP. Ciò gli permette di salire al quarto posto (a pari merito con Ivan Lendl) nella classifica dei più presenti tra i migliori otto di un torneo ATP nell’era Open. Davanti a lui, Jimmy Connors (276), Roger Federer (245) e Rafael Nadal (226). Per un posto in semifinale, Djokovic se la vedrà con Reilly Opelka, vittorioso agli ottavi sul nostro Matteo Arnaldi.

Primo set: alti e bassi per Monfils, stabilità Djokovic. Il parziale è del serbo

È Djokovic a incominciare la partita al servizio. Nessuna traccia di ruggine nel braccio del serbo, che tiene agilmente la battuta senza perdere punti. Più problemi, invece, nel suo turno successivo, dove Monfils si inventa un bel passante a una mano di rovescio e si procura palla break. Il 24 volte campione Slam, come suo solito, è freddo in queste occasioni e con l’ace mette la toppa. In seguito, è lui a rendersi pericoloso in risposta. Il francese non tiene il ritmo e finisce così per lasciare andare a 15 il suo turno di battuta.

Ci prova il transalpino a sfondare il muro eretto dal 37enne di Belgrado. Gli scambi si fanno più intensi, il ritmo sale ma, alla fine, nella maggior parte dei casi è Djokovic a uscirne col punto in tasca. Nel nono gioco Monfils lascia andare il braccio, si difende alla grande e parte 0-30 in risposta. Qui, la sua testa inizia ad annebbiarsi e con essa anche il suo tennis. Errori senza un filo logico dietro portano il serbo a set point. Servizio e dritto vincente. Dopo trentasette minuti, è 6-3 Djokovic.

Secondo set: Monfils perde i riferimenti in battuta, Djokovic non perdona e fa 20 su 20

Fa e disfa il numero 55 ATP in avvio di seconda frazione. Due doppi falli fanno sì che Nole lo trascini ai vantaggi. Ma ecco che il servizio torna a dare frutti al francese, che con una prima vincente e un ace conquista il primo game del set. Gli errori però non diminuiscono e Djokovic è pronto a divorarsi le occasioni. Basta il turno successivo in risposta, nel quale è lui a comandare lo scambio. Monfils, sfinito, commette gratuiti e regala la battuta a 0. Confermato il break a 15 a suon di vincenti, il numero 7 ATP ci prova a raddoppiare il vantaggio nel turno seguente in risposta. Ma Monfils non si vuole arrendere e, tenendosi stretto il colpo di inizio gioco, rimane a galla nello score.

Si prosegue tenendo fede alla regola dei servizi, con Djokovic sempre in vantaggio di un break. Monfils è però quasi ormai rassegnato al suo destino. Nel nono game pasticcia sia in battuta che con i colpi a rimbalzo. Nole, dal lato opposto della rete, è granitico. E finisce così, con un altro break, il 20esimo scontro diretto tra i due nel circuito maggiore. Doppio 6-3 e il 20esimo successo di Nole contro Gael è realtà.