STAMPA LOCALE – Vagliasindi: “Catania, meglio un centrocampo con mediani di sostanza o Jimenez? Sul mercato in entrata prioritari cinque innesti”
Ai microfoni di Telecolor, il collega Alessandro Vagliasindi è tornato sul ritorno alla vittoria del Catania contro il Sorrento, soffermandosi anche sulle strategie di mercato del club e altri aspetti. Ecco quanto evidenziato:
“In occasione della vittoriosa prestazione contro il Sorrento, Toscano con le correzioni in corso ha dato delle soluzioni migliori nello sviluppo della partita perchè Lunetta ha dato molto di più di Anastasio sulla corsia mancina, bene anche D’Andrea e Raimo ha interpretato bene le due fasi. Lo sviluppo della manovra del Catania ne ha beneficiato in funzione di una maggiore profondità e negli ultimi 16 metri, dopo avere sbloccato il risultato i rossazzurri hanno affondato una lama nel burro non dando scampo al Sorrento”.
“Va sottolineato, inoltre, che da una contingenza sfavorevole – l’infortunio di Sturaro – il Catania ha poi ricavato le armi per battere il Sorrento con Jimenez che è andato a fare il playmaker, posizione del campo in cui a mio avviso l’italo-spagnolo rende molto di più per qualità e fluidità nel palleggio, in quanto molte azioni d’attacco nella ripresa sono partite dai piedi ispiratissimi di Jimenez. E qui c’è da porre secondo me un interrogativo… se questa squadra ha bisogno di giocare con due mediani di sostanza e può prescindere da un vero playmaker, oppure se è necessario avere un costruttore di gioco tecnicamente ispirato rispetto ad un centrocampo muscolare. Soprattutto nella seconda metà del girone d’andata Jimenez aveva espresso frutti consistenti a centrocampo, poi ad un certo punto con il recupero di De Rose e Sturaro l’ex Salernitana si è spostato 30 metri più avanti”.
“Buco da 10 milioni di euro? Il bilancio del Catania è stato poi oggetto di una ricapitalizzazione, perchè con quei parametri era l’unico passaggio in grado di dare prosecuzione all’attività. Sostenibilità può voler dire anche comprare giocatori più o meno in fase di ascesa. Se sostenibilità può significare portare a Catania calciatori come Gega, Stoppa e Jimenez ben venga. Sono giovani di prospettiva, meglio di altre cariatidi che magari ancora indossano la maglia del Catania. Sostenibilità significa spendere in maniera intelligente per garantirti anche la possibilità di potere rivendere a prezzi decisamente migliori i calciatori che hai acquistato”.
“Inglese e Stoppa penso siano le uniche certezze offensive di questo segmento di stagione per quanto riguarda il Catania in attesa che il mercato di gennaio vada a ricomporre l’attacco, reparto che ritengo abbia necessità dei maggiori interventi ed investimenti. Obiettivi in entrata? La priorità è l’innesto di cinque giocatori: un portiere, due difensori e due attaccanti, liberandosi dei contratti dei fuori lista per avere maggiori possibilità di investimento, ricordando che la società ha ancora a libro paga Laneri, Lucarelli ed il suo staff. Il reparto di centrocampo sembra quello non interessato da possibili movimenti in entrata, salvo che nella sommatoria tra i fuori lista e in partenza si liberino magari più slot di quelli che il Catania oggi può immaginare”.
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