ATP Adelaide: Shapovalov e Kokkinakis partono con il piede giusto. KO Zhang e Bautista Agut
L’Australian Open è nell’aria. Con i match di qualificazione già in corso, un occhio è d’obbligo già a Melbourne. L’altro, si concentra sui tornei di questa seconda settimana stagionale. Ad esempio, all’Adelaide International, evento ATP 250, sono iniziati i primi incontri di rodaggio in vista del primo Slam stagionale. Di seguito, i match giocati analizzati nel dettaglio.
D. Shapovalov b. [9] Z. Zhang 6-3 6-4
Chi riparte con fiducia e chi invece ancora arranca. Denis Shapovalov non ha avuto problemi per intascarsi la prima vittoria dell’anno. Con un comodo 6-3 6-4, in poco più di un’ora di gioco, il canadese ha estromesso dal torneo Zhizhen Zhang che, in questi mesi, sta facendo parecchia difficoltà a trovare continuità. Difatti, il numero 45 ATP – ovvero il primo tennista cinese a entrare nel tabellone principale di questo torneo – ha rimediato la nona sconfitta negli ultimi dieci incontri disputati. Dalla prima finale in carriera a fine settembre, persa contro Marin Cilic all’ATP 250 di Hangzhou, Zhang ha raccolto solamente un successo.
Dal lato opposto, invece, Shapovalov continua con il suo momento positivo dopo un finale di 2024 che lo ha visto conquistare il titolo ATP 250 a Belgrado. L’avvio di 2025 è stato un po’ tortuoso, con un virus che non gli ha permesso di dare il meglio alla prima partita della stagione, contro Kei Nishikori a Hong Kong. Superato il problema, il canadese ha esordito invece in maniera eccelsa ad Adelaide, vendicando l’unico testa a testa (perso) passato con il cinese. Ingiocabile al servizio Shapovalov, autore di una prova quasi impeccabile con la prima palla (per lui, 31 punti su 32 quando gli è entrata) e capace di non far mai arrivare l’avversario a palla break. Al secondo turno, per lui, ci sarà uno tra Marcos Giron e Aleksandar Vukic.
A. Davidovich Fokina b. R. Bautista Agut 7-5 6-2
Un po’ di ruggine nel tennis di Roberto Bautista Agut. Nella prima partita in stagione non è andata molto bene al tennista spagnolo, eliminato al debutto dal connazionale Alejandro Davidovich Fokina con un non troppo complicato 7-5 6-2, dopo circa un’ora e quarantacinque minuti di tennis. Ristabilita dunque la parità nei testa a testa tra i due (ora 2-2), con l’iberico più giovane che trova quindi una vittoria con un tennista classificato meglio di lui dopo che nel 2024 c’era riuscito solamente 3 volte in 15 occasioni. Un po’ meglio in battuta Davidovich rispetto al suo avversario, che si è fatto strappare il servizio ben 4 volte nel corso dell’incontro. Agli ottavi, ora, la seconda testa di serie del torneo, Sebastian Korda, al rientro nel circuito dopo l’operazione al gomito subita a ottobre. Lo statunitense non disputa infatti un match dallo US Open.
C. O’Connell b. A. Rinderknech 7-5 7-6(5)
Australia stregata per Arthur Rinderknech. Il tennista francese non vince una partita nella terra dei canguri da circa due anni e nel primo turno di questo torneo, dove lui nel 2022 si è spinto sino alla finale, l’incantesimo non è stato spezzato. Come nel 2024, è Christopher O’Connell a sbarrargli la strada in questo evento. Lo score in favore dell’australiano è 7-5 7-6(5) in cento minuti di gioco comandati dai servizi. Infatti, c’è stato solamente un break che ha deciso il primo parziale. Per il resto del match, il colpo di inizio gioco ha guadagnato la scena. I punti che servivano li ha però vinti il tennista di casa, che accorcia così le distanze nei testa a testa con il transalpino (ancora avanti 4-3) e avanza al secondo turno, dove troverà il vincente tra Alexander Bublik e Miomir Kecmanovic.
[WC] T. Kokkinakis b. Y. Nishioka 6-3 3-6 6-3
Punteggio palindromo. Thanasi Kokkinakis incrementa il suo record in questo torneo, sconfiggendo Yoshito Nishioka 6-3 3-6 6-3, dopo oltre due ore di tennis. Il beniamino di casa deteneva già il primato come tennista con più vittorie in questo evento. Allunga ancora quindi questo record l’australiano, che porta a casa il 13esimo successo sul suolo di Adelaide, lui che nel già citato 2022 si intascò il titolo ai danni di Rinderknech. Hanno fatto la differenza alla lunga i 15 ace messi a referto dal giocatore aussie, un po’ più cinico dell’avversario quando si è trattato di convertire gli scambi dopo la prima palla di servizio. Vendicato anche l’unico precedente, che risale al lontano 2014 nelle qualificazioni dello US Open. Per Kokkinakis, ora, ottavi di finale contro Tomas Martin Etcheverry o Tristan Schoolkate.