Добавить новость
ru24.net
World News in Italian
Январь
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
25
26
27
28
29
30
31

Ivrea non si ferma più sono 150 i presidi per la pace nel mondo

0

IVREA. Un uomo in camice bianco avanza fra le macerie verso un carro armato. È il dottor Hussam Abu Safiya, le macerie sono quelle dell’ospedale in cui operava nel nord della Striscia di Gaza.

Questa l’immagine simbolo del 150° Presidio per la Pace tenutosi sabato 4 in piazza di Città. Sotto ad essa un’esortazione: Il 2025 non sia un altro anno di guerre e terrore. «Da quel 26 febbraio 2022, due giorni dopo l’invasione dell’Ucraina, per 150 sabati abbiamo esortato un abbandono della via delle guerre che costano migliaia di vite umane senza risolvere i problemi» ha affermato il professor Pierangelo Monti, segretario nazionale del Movimento Internazionale della Riconciliazione.

[[ge:gnn:lasentinella:14923118]]

«Pace è nonviolenza, per questo siamo contrari alla fabbricazione e all’uso delle armi le cui vittime sono soprattutto bambini e civili. La Palestina ci sta a cuore come l’Ucraina, perché finché non ci sarà pace a Gerusalemme non ci sarà pace sulla Terra. Sono 56 attualmente i conflitti nel mondo e se milioni di persone scendessero in piazza a dire basta le cose cambierebbero. È quello che ha tentato di affermare la Marcia mondiale per la pace e la nonviolenza che in tre mesi ha toccato i cinque continenti e che si conclude il 5 gennaio a San José di Costa Rica. Un suo rappresentante, il 23 novembre scorso, ha fatto sosta qui ad Ivrea».

[[ge:gnn:lasentinella:14923211]]

Davanti alla trentina di attivisti radunatisi in piazza, Monti ha citato papa Giovanni XXIII: «Bellum alienum est a ratione. Nei conflitti armati ad essere impoveriti sono i popoli e la natura, per questo dobbiamo continuare a restare umani e coinvolgere sempre più gente nella protesta, anche se finora non siamo stati in grado di influire sugli scenari internazionali e sulle scelte governative».

[[ge:gnn:lasentinella:14923121]]

Il professore si è soffermato quindi sulla guerra civile in Sudan, con i suoi 15.000 morti e milioni di sfollati, e quella ad Haiti, da oltre 3 anni preda di duecento bande criminali che seminano violenza e terrore costringendo circa 800.000 persone ad abbandonare le proprie case. Tornando alla crisi palestinese Monti ha menzionato due recenti articoli.

Il primo, apparso su Il Manifesto, evidenziava come Israele stia procedendo nella distruzione sistematica degli abitanti della Striscia di Gaza rifiutando ogni richiamo di organismi sovranazionali sull’illegittimità dei suoi metodi. Nel secondo, tratto da Il Fatto Quotidiano, il professore di storia dell’Olocausto Amos Goldberg, nell’affermare come i crimini commessi il 7 ottobre 2023 non giustifichino un genocidio come è stato incitato per mesi da autorità e media israeliani, ha citato lo studioso israeliano sopravvissuto all’Olocausto Yehuda Elkana: «Dall’Olocausto si possono trarre due lezioni: mai più e mai più a noi. ’Israele ha deciso di imparare la seconda e, di conseguenza, di non ricordare».




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
Янник Синнер

Янник Синнер выиграл 20-й матч подряд — впервые в карьере






С романсов Рахманинова начался концерт закрытия конкурса Хиблы Герзмава

Стыд и позор: что такое «шеймить» и когда уместно это слово

Теперь вы можете оценить работу общественного транспорта легко и быстро

С 1 января 2025 года водка в РФ выросла в цене на 4,6%. Продукты питания тоже подросли в своей стоимости