Добавить новость
ru24.net
World News in Italian
Январь
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

La liberazione di Cecilia Sala gela gli orfani della Belloni. L’ex capo dei Servizi verso un incarico a Bruxelles

0

La liberazione di Cecilia Sala disinnesca in un battibaleno anche le polemiche sull’addio anticipato (con 4 mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale) di Elisabetta Belloni al vertice dei servizi segreti. Assume un altro tenore anche l’intervista rilasciata al Corriere della Sera dall’ormai ex capo del Dis.

Sono stati azzittiti alle 10,30 di questa mattina gli orfani della Belloni, voluta personalmente da Mario Draghi. Diventata improvvisamente insostituibile, a differenza dei suoi predecessori, sostituiti senza che nessuno battesse ciglio o proferisse parola. Uno psicodramma in piena regola su alcuni giornali e siti d’informazione, che avevano dipinto la questione come una faida interna dovuta a controversie anche sulla strategia da adottare per liberare la giornalista italiana, arrestata in Iran il 18 dicembre e rilasciata in queste ore. “La Belloni era contraria alla mossa del governo”, ha scritto più di un cronista “ben informato”. Fosse vera o meno l’indiscrezione, la liberazione di Cecilia Sala segna una doppia vittoria del governo. In pratica, sconfessando due volte la teoria e i suoi teorizzatori.

L’ambasciatrice chiarisce: “Non vado via sbattendo la porta”

“Una cosa ci tengo a dirla ed è l’unico motivo che mi fa rompere il riserbo che mi sono imposta in tutti questi mesi: non vado via sbattendo la porta”, ha spiegato in un colloquio con il Corriere della Sera Elisabetta Belloni, che dal 15 gennaio lascerà la guida dei servizi segreti italiani.

“Il tritacarne in cui sono finita in questi giorni mi impone di chiarire quanto è successo e soprattutto di sgomberare il campo da illazioni che fanno male non tanto a me quanto al Paese, soprattutto in un momento così delicato”, prosegue Belloni che ieri mattina – riferisce sempre il Corriere – avrebbe avuto un confronto chiarificatore con la premier Giorgia Meloni.

Belloni: io nello staff di von der Leyen? Sarebbe un onore

Spiega Belloni nel colloquio col Corriere: “Io sono un funzionario dello Stato, faccio il mio lavoro e non è obbligatorio piacere a tutti o andare d’accordo con tutti. Purché questo non metta in discussione i risultati, come infatti non è avvenuto. Però a maggio scade il mio mandato, quando ho avvertito che già cominciavano a circolare voci sul mio futuro e soprattutto sul mio successore ho ritenuto fosse arrivato il momento di lasciare”. Belloni spiega di averne parlato “con i miei interlocutori istituzionali, prima fra tutti la premier Giorgia Meloni e il sottosegretario Mantovano. È con loro che, sin dagli inizi di dicembre – racconta – abbiamo tracciato la strada per una transizione tranquilla e senza scossoni”.

Quanto all’ipotesi che in futuro possa entrare nello staff della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, Belloni spiega: “Sarebbe un onore ma anche su questo voglio essere chiara nel dire che non c’è nulla di deciso – conclude – Al mio futuro comincerò a pensare il 16 gennaio”.

L'articolo La liberazione di Cecilia Sala gela gli orfani della Belloni. L’ex capo dei Servizi verso un incarico a Bruxelles sembra essere il primo su Secolo d'Italia.




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
Зарина Дияс

Зарина Дияс сыграла драматичный матч за выход в финал турнира в Таиланде






Вышла книга архиепископа Корейского Феофана о Российской духовной миссии в Корее

Психолог Сергей Ланг: «мужские» и «женские» роли в семье устарели

Водочные тенденции. Продажи сладких настоек выросли на 20%

Алексей Воробьев и корги Моцарт вернулись домой после пожаров в Лос-Анджелесе