Pratiglione, Forno e Rivara accolgono il cardinale Repole
FORNO CANAVESE
Domenica 5 gennaio è stata una giornata speciale per le comunità di Forno, Rivara e Pratiglione, che hanno accolto con calore l’arcivescovo di Torino, il cardinale Roberto Repole. L’evento si è svolto presso la chiesa parrocchiale dell’Assunzione di Maria Vergine, dove i fedeli e le autorità locali si sono riuniti per dare il benvenuto al neo porporato.Ad aprire la cerimonia sono stati i saluti ufficiali dei sindaci Vincenzo Armenio (Forno), Maurizio Giacoletto (Rivara) e Giovanni Trucano (Pratiglione), che hanno espresso l’orgoglio delle loro comunità nel ricevere una visita così significativa.
L’atmosfera è stata resa ancora più suggestiva dal benvenuto musicale delle bande di Forno e Rivara, dirette dal maestro Andrea Ferro, che hanno accompagnato l’arrivo del cardinale.
Durante l’omelia, il cardinale Repole ha lanciato un forte messaggio di rinnovamento spirituale: «Tante volte, quando ragioniamo sul nostro essere Chiesa, siamo propensi a ragionare secondo un principio che sembra inossidabile: si è sempre fatto così. Non rendendoci conto che, qualche volta, questo è l’anticamera della nostra morte». Con queste parole ha esortato i fedeli a vivere la fede in modo autentico e a riscoprire il cuore del cristianesimo: «C’è un Dio che è Padre e che ti vuole incontrare».
La celebrazione è stata impreziosita dall’intervento dei cori delle tre parrocchie, coordinati da Alfreda Da Roit, e dal coro Monte Soglio, che ha eseguito un’emozionante Ave Maria sotto la guida di Andrea Pilia. Al termine della funzione, Paolo Bianco, coordinatore delle attività parrocchiali di Forno, ha ricordato con orgoglio la storia del territorio, un tempo noto come la “piccola Ruhr” d’Italia per le sue attività industriali, oggi trasformato in un luogo di nuove opportunità grazie all’impegno in ambito agricolo, vinicolo e artigianale.
Come segno di gratitudine, al cardinale Roberto Repole sono stati donati cestini di prodotti locali, simbolo delle tradizioni del territorio. La mattinata si è conclusa con il saluto musicale delle bande e un rinfresco nel teatro parrocchiale, occasione per un incontro più informale tra l’arcivescovo e la comunità.