“Ho un tumore di 5 centimetri al colon. I medici pensavano a un’infezione al tratto urinario, ma non riuscivo più ad alzarmi dal letto”: il calvario di una madre
Ha iniziato ad accusare un forte dolore nella parte bassa della schiena. Apparentemente, nulla di preoccupante, tant’è che il medico, ipotizzando un’infezione al tratto urinario, le prescrive un ciclo di antibiotici. Ma il dolore peggiora e si estende all’addome. La preoccupazione, dunque, sale, e il medico di base le consiglia di recarsi in ospedale. Lì scopre la diagnosi che le fa sentire il mondo crollare sotto i suoi piedi: un tumore al quarto stadio al colon. È questa la storia di Zoe Gardner-Lawson, 36 anni, madre di tre bimbi piccoli, che fortuitamente ha scoperto di avere un tumore maligno che, se non diagnosticato, avrebbe potuto toglierle la vita.
Il calvario della donna comincia ad agosto, quando avverte uno ‘strano’ dolore alla schiena. Il medico di famiglia, a cui Zoe si era rivolta, le prescrive un ciclo di antibiotici che poi ripete per tutto il mese. Ma il dolore non svanisce. Anzi, si intensifica e si estende all’addome. A quel punto, la 36enne non riesce più ad alzarsi dal letto, tant’è forte il dolore. Garnder-Lawson non può far altro che recarsi al pronto soccorso, dove, sulla base dei primi test, ipotizzano che la donna abbia dei calcoli renali. Ma dopo una tac full-body i medici si rendono conto che ciò che affligge Zoe è qualcosa di ben più preoccupante. La donna, infatti, ha un tumore di 5 cm al colon. E il cancro ha già raggiunto il quarto stadio, quindi si è diffuso ad altre parti del corpo. Sebbene la diagnosi sia stata tardiva, però, le ha permesso di cominciare subito le cure e adesso che ha iniziato il quinto ciclo di chemioterapia, Zoe spera di vedere presto la luce in fondo al tunnel.
“Il mio medico, Jamie Murphy, mi ha detto che avrei potuto convivere anche quattro anni con questo tumore prima che mi venisse diagnosticato – ha spiegato al Daily Mail -. È terrificante. Sono abbastanza giovane, se tutto va bene ho una chance di raggiungere uno stato di ‘assenza di evidenze sulla malattia’”. Anche qualora la chemioterapia, effettivamente, risultasse efficace, il decorso non sarebbe ancora finito: “Se tutto andasse per il meglio, però, mi dovrei prenotare un secondo intervento chirurgico per rimuovere quel che resterebbe del tumore”.
La 36enne racconta di essersi preoccupata molto raramente della sua salute, essendo sempre stata bene. A farle suonare il campanello d’allarme, dunque, è stato appunto quel dolore alla schiena. “Nonostante le cure non era cambiato nulla, e alla mia terza dose di antibiotici ero davvero peggiorata. Ero costretta a letto, mi sentivo malissimo“. Ora, Zoe invita tutti a dare più importanza alla prevenzione e a non sottostimare qualsiasi sintomo, per quanto banale possa sembrare.
E la sorella di Gardner-Lawson ha anche aperto una raccolta fondi su GoFundMe per fornirle assistenza in un periodo così complesso della sua vita. Non solo per coprire le spese relative a qualsiasi intervento salvavita si renda necessario, ma anche per raccogliere il denaro utile a pagare le spese extra relative al mantenimento dei figli, che, essendo ancora piccoli, hanno bisogno di assistenza continua.
(Crediti foto: GoFundMe)
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