Ivrea, aule al gelo: intere classi dell’Olivetti escono da scuola
IVREA. Aule fredde da settimane, caldaie rotte, infissi vecchi che fanno passare molta aria e la ripida strada che porta all'ingresso dell'istituto congelata e pericolosa. È la situazione che i ragazzi dell'istituto tecnico Olivetti di Ivrea si trovano ad affrontare ormai da tutto l’inverno. Una situazione che però in tanti si sono stufati di accettare: nella mattina di venerdì 10 gennaio, ritrovandosi per l'ennesima volta in un’aula gelata, diverse classi sono uscite dall'istituto e tornate a casa. E ora chiedono risposte: «È da tempo che ci lamentiamo per il freddo nelle aule, e a inizio settimana ci era stato comunicato che la caldaia era rotta e che sarebbe stata riparata quel giorno stesso – racconta Lucrezia Mattei, studentessa che all'Iis Olivetti frequenta il 5º anno dell'indirizzo sociosanitario –. Questa cosa ci è stata ripetuta ogni giorno per una settimana, peccato che di tecnici non ne siano mai venuti. Le aule sono fredde anche normalmente, perché gli infissi sono vecchi, ma senza caldaia diventano invivibili».
Una situazione simile si era presentata anche mercoledì 8, quando gli studenti giunti al mattino avevano trovato per l'ennesima volta la strada per la scuola congelata e senza sale. L’ultima volta era successo il 13 dicembre, e in quell'occasione si erano registrate diverse cadute, fortunatamente non gravi, di studenti a piedi e in motorino. A fronte di ciò, mercoledì mattina molti studenti si sarebbero rifiutati di entrare in classe per almeno un’ora.
«La verità è che succede tutti gli inverni, e ogni volta ci viene detto che deve occuparsene Città metropolitana, ma se non lo fa nessuno significa che aspettiamo che qualcuno si faccia male – continua Mattei, che non risparmia alcune critiche alla direzione –. La comunicazione da parte della direzione a riguardo è poco trasparente: quando la strada si è congelata a dicembre abbiamo chiesto un colloquio alla preside, che in quell’occasione ci aveva detto che in caso fosse successo di nuovo saremmo potuti restare fuori, ma che in ogni caso l'assenza sarebbe stata segnata sul registro. Hanno provato anche a dirci che se qualcuno cade in motorino la colpa è sua, che salire fino all'ingresso coi motorini non è consentito, quando non è assolutamente vero: il divieto vale solo dopo l'inizio delle lezioni, e riguarda tutti gli automezzi, non certo solo le moto. Molti studenti che arrivano da lontano spesso non hanno altri mezzi affidabili per arrivare in tempo a scuola, non è che sia divertente muoversi in motorino con il freddo che fa. Mercoledì invece siamo arrivati e ci siamo trovati il cancello chiuso, ma solo a metà. Non si capiva bene cosa avremmo dovuto fare. Abbiamo così deciso di rimanere fuori in massa, poi dopo un'oretta e mezza di dialogo con i professori siamo entrati salendo come pinguini, solo per poi arrivare in aule con i termosifoni spenti e gli infissi vecchi. Non vogliamo fare polemica, sappiamo che il problema è più ampio e riguarda Città metropolitana, ma la mancanza di trasparenza è un brutto segnala da parte della direzione».
Nel mentre, anche un profilo Instagram interno alla scuola dal nome spotted.olivetti, fino ad ora utilizzato per lo più per gossip e chiacchiere leggere, si è attivato per raccogliere segnalazioni anonime degli studenti riguardo al tema freddo.
Mentre però dalla direzione della scuola non giunge alcun commento a riguardo, ad arrivare è la risposta di Città metropolitana: «La Direzione viabilità di Città metropolitana ha consegnato alla scuola, su richiesta della dirigente, i sacchi di sale necessari per i marciapiedi – commenta l'addetta stampa di Città metropolitana Carla Gatti –. Inseriremo quel tratto di strada nel lotto di manutenzione stradale in capo alla Direzione viabilità, in modo che la trattino come le altre strade di competenza della zona. Nei prossimi giorni è in programma un incontro con i tecnici, sia di viabilità che di edilizia scolastica, con la dirigente».