Caos treni, Salvini travolto dalle polemiche. Schlein: “Pensa solo a uno spostamento, il suo al Viminale”. E Renzi infierisce: “Porta sfiga”
Questa volta difficilmente troverà un “chiodo” da usare per buttarla in corner, come fece dopo il caos dello scorso ottobre. Il guasto alla linea elettrica a Milano che ha mandato in tilt il traffico ferroviario in tutto il Nord, con pesanti ripercussioni al Centro e al Sud, chiama di nuovo in causa la gestione del ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Su cui le opposizioni possono infierire: “L’unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al ministero degli Interni“, attacca la segretaria Pd Elly Schlein, riferendosi al desiderio mai nascosto del leader leghista di tornare al Viminale dopo l’assoluzione del processo Open Arms. “Il peggior ministro dei Trasporti della storia che si preoccupa solo di come passare da una poltrona all’altra mentre l’Italia non riesce a muoversi per viaggiare, andare a lavorare o a studiare. Un disastro”, scrive. Polemico anche il presidente M5s Giuseppe Conte, che invece cita la trattativa tra il governo e il magnate Usa Elon Musk per l’utilizzo della tecnologia Starlink: “Il ministro dei Trasporti Salvini forse si è perso con lo sguardo per aria, alla ricerca dei satelliti di Musk da sponsorizzare. Dovrebbe invece avere lo sguardo ben saldo sulle nostre stazioni ferroviarie: oggi un’altra giornata nera di ritardi dei treni nell’indifferenza più totale. Mentre circa 15 miliardi vengono congelati fra annunci e propaganda sul progetto del Ponte sullo Stretto, vecchio e pieno di criticità, i trasporti per gli italiani sono un inferno quotidiano”. E la deputata pentastellata Chiara Appendino sfotte sui social: “Dicci la verità, Matteo Salvini: essere il peggior ministro dei Trasporti della storia è la tua tattica per farti mandare al Viminale? L’impegno ce lo stai mettendo tutto!”.
Dicci la verità, @matteosalvinimi: essere il peggior Ministro dei trasporti della storia è la tua tattica per farti mandare al Viminale?
L’impegno ce lo stai mettendo tutto! pic.twitter.com/UlWhYVGlhT
— Chiara Appendino (@c_appendino) January 11, 2025
In mattinata il primo a lamentarsi sui social era stato il leader di Italia viva Matteo Renzi, atteso a Firenze all’evento per i suoi cinquant’anni: “Si vede che Salvini è rientrato a tempo pieno al ministero. Il nostro incontro di oggi, allora, inizia alle 12 e non alle 11”, scrive. Poi, una volta arrivato, infierisce: “Ho chiesto a Salvini in Senato se fosse incapace o portasse sfiga. Stamattina è arrivata la risposta: tutte e due. Chiedo a Giorgia Meloni, dategli un altro ministero a Salvini, per me vanno bene le pari opportunità…”, ironizza. Da Iv attacca anche la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale del partito: “Inizia il 2025 e le Ferrovie vanno in tilt per i soliti assurdi problemi tecnici. Anno nuovo, vecchi disagi: come in quello precedente, ritardi, stazioni bloccate, passeggeri inferociti, Italia spaccata in due. Salvini, dove sei? Né lui né i vertici di Fs pensano a dimettersi nonostante l’evidente e ripetuta dimostrazione di incapacità”.
I deputati Pd Silvia Roggiani e Andrea Casu rincarano: “Con Salvini anno nuovo, vecchi problemi. Oggi ennesima giornata terribile per chi deve mettersi in viaggio in treno in Italia con circolazione sospesa dalle ore 7:50 per verifiche tecniche alla linea nel nodo di Milano. Cancellazioni, ritardi, disagi e disservizi per i passeggeri cui viene “consigliato di evitare o limitare gli spostamenti in treno e di riprogrammare i viaggi rinviabili”. Non sarebbe più semplice cambiare ministro dei Trasporti?”. Dall’Alleanza Verdi e Sinistra interviene il leader di Europa Verde Angelo Bonelli, anche lui mettendo in relazione il disastro sulle linee con il progetto del Ponte sullo Streto di Messina: “Anche oggi caos e disagi con i treni. Con questo governo cancellazioni e ritardi sono ormai all’ordine del giorno. Mentre il ministro Salvini è impegnato con la costruzione del Ponte sullo Stretto, che costerà agli italiani 14 miliardi di fondi pubblici, il trasporto in questo Paese è letteralmente al collasso. Tutto questo mentre il Fondo nazionale per il trasporto rapido di massa è stato azzerato. Una vergogna. La premier Meloni dovrebbe seriamente pensare di dimissionare Salvini, il peggior ministro dei Trasporti di sempre”.
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