Australian Open: i coach potranno sedere “in campo” grazie agli innovativi box
Rivoluzioni entusiasmanti, introdotte ad hoc in quel di Melbourne, per il primo grande appuntamento della stagione. Il coaching – tanto discusso nelle stagioni precedente – acquisirà un ruolo fondamentale, minimizzando la distanza tra team e atleta, dovuto alla presenza – inedita – dei nuovi box a bordo campo, all’interno del quale i membri dello staff tecnico potranno stazionare, accedendo persino a statistiche in tempo reale per esaminare determinati aspetti del proprio/a giocatore o giocatrice. Le innovative e tecnologiche Box saranno presenti soltanto sui tre stadi principali del Melbourne Park: Road Laver Arena, John Cain Arena e Margaret Court Arena.
Il direttore dell’Australian Open Craig Tiley, ha voluto fortemente che quest’idea si concretizzasse per dare maggior risalto alla figura del coach, il quale, potrà interagire col proprio atleta ogni qualvolta che quest’ultimo si avvicinerà nei pressi della “Pod” o soltanto per prendere l’asciugamano: “Nel nostro sport ci sono opinioni molto diverse sul fatto che l’allenatore debba essere ammesso o meno in campo – ha dichiarato il boss dell’Aussie Open – Io sono stato un sostenitore del fatto che l’allenatore possa entrare in campo, semplicemente perché aggiunge qualcosa all’intera storia e all’intero spettacolo, e ogni altro sport lo prevede“. I membri del team avranno facoltà di scelta, dunque potranno decidere se seguire il match dal Courtside Box o più semplicemente dagli spalti.
Chi ha accolto ben volentieri la suddetta novità, è Stefanos Tsitsipas. Il greco ha avuto dei trascorsi burrascosi sul tema coaching, e ha espresso dell’entusiasmo per la new entry di AO ’25: “Vorrei che queste cose venissero applicate al tennis e che le partite cambiassero in base alle parole di un allenatore. È sicuramente qualcosa di interessante per il tennis. Penso che offrirà qualcosa di nuovo e innovativo – ha affermato il finalista dell’edizione 2023, stranito a primo acchito dalle Pod – sapete perché è strano? Perché vedo i miei allenatori e altri membri della squadra in un determinato box e gli altri al piano di sopra, e non so, non ci sono abituato. Credo che prima o poi mi ambienterò”.
Quanto potrà influire questo cambiamento sulla prestazione degli atleti in campo? La vicinanza allo staff tecnico – al corrente di dati in real time – e la maggiore interazione, rispetto ai tornei visti sino ad adesso, potrebbero rivelarsi decisivi nel corso del match, intervenendo sui punti nevralgici del tennista, per tentare di cambiare celermente l’approccio mentale e tattico dell’incontro.