Добавить новость
ru24.net
World News in Italian
Январь
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

Torino, partono le Universiadi invernali: 730 studenti spostati dalle residenze per un mese per lasciare spazio agli atleti

0

Più di 700 studenti e studentesse che vivono a Torino nelle residenze dell’ente regionale del diritto allo studio (Edisu) hanno dovuto lasciare le loro camere il 3 gennaio e potranno farvi ritorno solo dopo quasi un mese. Le loro stanze, infatti, ospiteranno gli atleti e gli staff che, da lunedì 13 al 26 gennaio, parteciperanno ai World University Games, cioè le Universiadi invernali, le “olimpiadi” degli atleti universitari. Oltre duemila sciatori, pattinatori e hockeisti arriveranno nel capoluogo piemontese. Per far loro posto, alcuni studenti hanno dovuto trovarsi delle sistemazioni alternative, da soli, di fronte a un rimborso minimo. Altri sono stati trasferiti in altre strutture, alcuni di loro lontani dalle aule universitarie. Allo stesso tempo, per 18 giorni due mense non saranno accessibili agli studenti, ma riservate alle delegazioni nazionali.

“Il 3 gennaio sono cominciati i traslochi dalle residenze Olimpia e Lingotto, in città, e Villa Claretta, a Grugliasco”, spiega Gerardo Castagno, iscritto al Politecnico e rappresentante degli studenti nel cda dell’Edisu per il collettivo Alter.Polis. Le tre residenze insieme hanno 818 posti letto, ma 84 posti non erano stati assegnati e quindi sono quasi 730 gli studenti che – in un periodo di esami – hanno dovuto trovare un alloggio diverso e modificare le loro abitudini. L’Unione degli universitari (Udu) aveva cercato di fermare gli “sfratti” inviando a dicembre una diffida legale: “L’Edisu ha deciso di ignorare la richiesta”, afferma Pasquale Cordo, coordinatore dell’Udu a Torino.

La questione era stata sollevata anche a livello politico in consiglio regionale, perché la competenza del diritto allo studio spetta alle regioni. Il 1° ottobre scorso, la capogruppo di Avs Alice Ravinale aveva chiesto all’assessora all’Istruzione Elena Chiorino, vicepresidente in quota Fratelli d’Italia, dove sarebbero stati ospitati gli studenti costretti a lasciare le loro camere nelle residenze. “Siamo consapevoli che ogni cambiamento possa creare incertezze, ma siamo al lavoro per trovare soluzioni pratiche ed efficaci, affinché la nostra Regione possa accogliere questo grande evento sportivo internazionale nel miglior modo possibile, senza trascurare le esigenze degli studenti e del territorio”, era stata la risposta della Chiorino.

A chi poteva trovare in maniera autonoma una sistemazione alternativa per il periodo dei Giochi, l’Edisu ha offerto un rimborso di 8,18 euro al giorno per 24 giorni: in pratica circa 200 euro. “Al di là del disagio creato agli studenti borsisti, peraltro in sessione di esame, è evidente che si sia lontani da una soluzione adeguata: soprattutto a Torino dove le residenze universitarie private hanno prezzi che talvolta superano i 700 euro mensili per stanza e il mercato degli alloggi privati risulta sempre più inaccessibile per studenti e studentesse”, aveva affermato Ravinale.

Dai dati ottenuti da ilfattoquotidiano.it, sono stati 230 gli universitari che hanno scelto di monetizzare e trovare da sé una sistemazione e 504 quelli ricollocati in altre strutture assegnate da Edisu. L’ente ha a disposizione 120 posti nelle foresterie e 100 posti letto “non assegnati per rinunce o mancate accettazioni”. Immaginando che non bastassero a coprire il fabbisogno, ha previsto una spesa di 120mila euro dopo aver opzionato “200 posti letto a 25 euro cadauno presso le residenze ‘Camplus Regio Parco’, ‘Camplus Bernini’, ‘Campus San Paolo’, ‘Open 011’”. Dagli atti dell’Edisu ci si accorge però come le previsioni fossero errate perché gli amministratori dell’ente stimavano “che su 598 utenti, 398 optino per la monetizzazione e i restanti 200 per l’assegnazione in una diversa residenza”, si legge in una deliberazione di settembre. I numeri si sono rivelati diversi.

L’Edisu – interpellato alla vigilia dell’inaugurazione delle Universiadi – fa sapere che alla fine sono stati 430 quelli che hanno optato per la seconda soluzione, cioè l’essere ricollocati in altre residenze. Di questi, 250 hanno trovato posto in altri collegi Edisu, tra foresterie e posti non assegnati coi bandi. I restanti 180 sono andati in residenza diverse, 70 nella residenza privata “Regio Parco” della Camplus. Gli altri 110 sono andati all’Open 011, una sorta di ostello (è la “casa della mobilità giovanile” del Comune di Torino) in periferia, a 4 chilometri dalle aule universitarie dell’Università e del Politecnico. La struttura non è dotata di cucine, ragione per cui gli ospiti non potranno preparare i loro pasti. Per questo l’Edisu “reputa necessario fare in modo che possano utilizzare gratuitamente a pranzo e a cena il servizio ristorativo della struttura”, con un’ulteriore spesa di 12.650 euro.

Si apre quindi il capitolo mense. Oltre alle residenze, infatti, anche due mense universitarie, come quella della residenza Olimpia, che si trova vicino al campus Einaudi dell’Università di Torino ed eroga circa mille pasti al giorno, saranno chiuse agli studenti e alle studentesse di Torino e riservate all’uso esclusivo di atleti e staff. La questione è emersa a dicembre. “Ci sarà un impatto sulle altre mense derivante da questa chiusura”, ha sottolineato Valentina Cera, consigliera Avs in un’interrogazione all’assessora. Dietro l’uso esclusivo, ha risposto Chiorino, ci sono necessità di sicurezza e riservatezza richieste dalla Federazione Internazionale Sport Universitari e “misure di prevenzione antiterrorismo e sicurezza pubblica, condivise dalle autorità competenti”. Quindi, come verrà superato il disagio degli studenti? Saranno “dirottati” su un’altra mensa più piccola, i cui orari saranno estesi, con un servizio navetta gratuito (che costa ad Edisu 7mila euro).

Nelle mense riservate agli atleti, intanto, il personale di “Elior Ristorazione spa” dovrà preparare pasti diversi, seguendo diete adatte agli sportivi, per un costo giornaliero di oltre 40 euro per ogni persona, comprensivo di colazione, pranzo, cena e merenda. Costo stimato: oltre 320mila euro, ridotti di 65mila euro perché Elior sarà tra gli sponsor delle competizioni. Questi e altri costi (pulizie delle camere, noleggio delle coperte, stoccaggio degli averi degli studenti e altro) saranno anticipati da Edisu e rimborsati in seguito dal Comitato organizzatore presieduto da Alessandro Sciretti, giovane politico della Lega che – fino a dicembre – guidava l’ente piemontese per il diritto allo studio.

L'articolo Torino, partono le Universiadi invernali: 730 studenti spostati dalle residenze per un mese per lasciare spazio agli atleti proviene da Il Fatto Quotidiano.




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
Елена Рыбакина

Елена Рыбакина назвала свою цель на 2025 год






Полчаса висели в воздухе: самолет из Новосибирска не смог сесть в Пулково из-за снегопада

График работы мобильного офиса расчетного центра опубликовали в Подмосковье

Владимир Ефимов: Завершилось строительство физкультурно-оздоровительного комплекса «Горизонт» в Крюкове

Турецкий МИД призвал усилить сирийскую администрацию против ИГИЛ*