NOTTE FONDA: crisi Catania, squadra senza anima. Ancora una sconfitta
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Buio pesto per il Catania. I rossazzurri incappano nella seconda sconfitta di fila, sesta in questo campionato. Al “Massimino” passa la Juventus Next Gen, vittoriosa per 2-1 sfruttando le solite amnesie difensive dei rossazzurri, che non sono piaciuti soprattutto per l’atteggiamento messo in campo. Poco mordente, squadra di Toscano troppo passiva, senza anima, attaccando a fiammate, senza la necessaria lucidità nell’arco dei 90′.
PRIMO TEMPO – Toscano si affida allo stesso undici iniziale di Benevento. Non cambia nulla sul piano tattico con il recuperato Jimenez a centrocampo, Carpani e Stoppa alle spalle di Inglese. Tifoseria organizzata silenziosa, in protesta contro le squadre B. Nelle battute iniziali il Catania preme sull’acceleratore alla ricerca del varco giusto per provare ad impensierire gli ospiti. Al 23′ bella conclusione dalla lunga distanza di Raimo, palla a lato non di molto.
Poco dopo, clamorosa opportunità non concretizzata dal Catania: bella giocata di Stoppa, cross in mezzo per Castellini che però non inquadra la porta. Reazione immediata degli ospiti, doppiamente pericolosi con Afena Gyan e Guerra: in entrambi i casi Farroni abbassa la saracinesca compiendo due ottimi interventi, meritevoli degli applausi del pubblico. Al 35′ e 38′ guizzi di Raimo e soprattutto Inglese, che impegna Daffara chiamato a respinta in corner. Poi, a pochi minuti dall’intervallo, la Juve Next Gen sblocca il risultato: erroraccio difensivo di Gega, Castellini non recupera, l’attaccante a tu per tu con Farroni insacca.
SECONDO TEMPO – Toscano prova a scuotare la squadra inserendo Lunetta e D’Andrea, rispettivamente in campo al posto di Anastasio e Carpani. Lunetta dà un pò di brio alla manovra, l’ex attaccante del Cerignola invece fa ben poco per impensierire la retroguardia bianconera. Al 65′ doppia chance ghiotta per i rossazzurri: prima Inglese in area colpisce in pieno la traversa, poi sulla ribattuta Lunetta spedisce alto calciando al volo.
I minuti scorrono, il Catania spinge senza troppa convinzione e la Juve chiude bene i varchi. Al minuto 79′ ancora etnei in avanti, mischia nell’area di rigore ospite, Lunetta alza il pallone sopra la traversa da posizione favorevole. Catania come al solito sciupone, che viene punito nel finale da Semedo, il quale si libera in area e trafigge Farroni siglando il raddoppio. In pieno recupero Lunetta accorcia le distanze, ma è troppo tardi. Si alza il coro “Vergogna, vergogna!” all’indirizzo della squadra di Toscano. Gli ultrà lasciano in fretta i settori del tifo organizzato contestando all’esterno dello stadio. Ancora un pomeriggio amarissimo per il Catania, che piomba in piena crisi.
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