Australian Open, Sinner: “Dovrebbe essere l’ultimo anno per Cahill, ma possono succedere tante cose”
Jannik Sinner si è qualificato al terzo turno dell’Australian Open dopo aver sconfitto in quattro set la wild card di casa Tristan Schoolkate (23 anni, numero 173 del ranking ATP): nel corso della conferenza stampa post-partita il numero 1 del mondo ha raccontato la sua versione della partita, analizzando la ragnatela tattica tessuta del suo avversario e le chiavi della reazione, per poi parlare dell’addio a Darren Cahill, che abbandonerà Jannik e il circuito del tennis mondiale a fine stagione, chiudendo con Sinner la sua carriera da allenatore.
Domanda: “Quanto ti ha sorpreso il livello del tuo avversario nel corso del primo set e mezzo?”
Sinner: “Per un set e mezzo ha servito nettamente meglio di me, sinceramente non lo conoscevo e mi ha messo in grande difficoltà, è stato un match davvero difficile ma sono contento di aver trovato le soluzioni giuste. A inizio partita Schoolkate ha giocato un tennis eccezionale, mi hanno impressionato le sue volèe: per fortuna la distanza del 3 su 5 ti concede un pochino di tempo in più per cercare di reagire a questo tipo di situazioni”
Domanda: “Confermi che sarà l’ultimo anno di Darren Cahill sul circuito?”
Sinner: “Sì, dovrebbe essere l’ultima stagione per Darren, l’ha annunciato lui in un’intervista. Abbiamo vissuto tanti bei momenti insieme e abbiamo anche superato tante difficoltà, da quando lo conosco mi ha trasmesso molto, soprattutto a livello personale, però l’anno è lungo e possono succedere tante cose. Darren è uno dei migliori coach della storia recente del tennis mondiale e sono felice di lavorare con lui, passeremo insieme ancora molto tempo, ho molti obiettivi da raggiungere nel 2025, preferisco non pensare al fatto che ci saluteremo a fine anno e preferisco non parlarne pubblicamente, anche perché si tratta di una decisione personale. Posso solo dire che mi sento davvero onorato e fortunato a essere il suo ultimo allievo nel circuito, la speranza è quella di vivere insieme un 2025 indimenticabile. Vedremo poi cosa succederà a fine stagione, Darren ha una famiglia splendida e la sua vita dopo la carriera nel mondo del tennis sarà sicuramente una vita luminosa”
Domanda (di Vanni Gibertini): “Roger Federer adorava affrontare giocatori nuovi e sconosciuti, perché diceva che la ricerca di soluzioni nuove lo stimolava. Che cosa ne pensi?”
Sinner: “Sicuramente se conosci il tuo avversario entri in campo più tranquillo, perché sai che cosa aspettarti. Allo stesso tempo – se succede – devi accettare che un giocatore fuori dalla top 100 giochi a un livello eccezionale, magari anche superiore al suo reale valore. Secondo me Schoolkate ha un grande potenziale, è giovane e lo rivedremo a questi livelli: ha giocato davvero bene, poi con il passare dei minuti sono riuscito a leggere meglio il suo servizio. Sono molto soddisfatto della mia reazione e quando mi sono tranquillizzato sono riuscito a lasciare andare il braccio e a giocare più libero”
Domanda: “Per la prima volta stai giocando uno slam da campione in carica: senti questo tipo di pressione?”
Sinner: “Sicuramente è una sensazione diversa, ma in generale nei tornei dello Slam non puoi sottovalutare nessuna partita, perché le difficoltà sono sempre dietro l’angolo e oggi, ad esempio, penso che il vento fosse piuttosto fastidioso. L’obiettivo è quello di reagire ai problemi che ti propone ogni singola giornata di tennis e di alzare l’asticella, partita dopo partita. Per quanto riguarda il match con Schoolkate credo che bisogna solo fargli i complimenti, è riuscito a mischiare le carte tattiche del match e a mettermi in difficoltà”