La prof accusata di molestie ai bambini si difende: “Si vendicano, li avevo puniti”. Ma spunta la chat degli orrori
È durato tre ore l’interrogatorio ed ha risposto a tutte le domande, difendendosi in maniera precisa e determinata, la prof della provincia di Napoli accusata di molestie comportamenti sessualizzanti ai danni di 7 minori della scuola Catello Salvati di Castellammare di Stabia. La 37enne è in carcere da due giorni e risponde di pesanti accuse, mosse dalla Procura di Torre Annunziata, tra cui maltrattamenti e violenza sessuale ai danni di minorenni. L’insegnante, assistita dall’avvocato Francesco Cappiello, durante il lungo interrogatorio di garanzia ha risposto a tutte le domande poste dal giudice Luisa Crasta e dal pm Bianca Maria Colangelo, sostenendo di non meritare quelle infamanti accuse. Per il momento, la 37enne resta detenuta nel carcere di Benevento, in attesa delle determinazioni del gip.
Le accuse alla prof di Castellammare e la sua difesa
Il giudice ha spiegato che le conversazioni con gli alunni in un gruppo Instagram da lei creato, acquisite dai Carabinieri nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Procura oplontina, sarebbero decontestualizzate. L’insegnante deve rispondere dei reati di maltrattamenti, violenza sessuale, induzione al compimento di atti sessuali e corruzione di minorenne. Gli alunni coinvolti nella vicenda hanno tutti un’età tra gli 11 e i 13 anni. A novembre scorso la 37enne era stata aggredita fisicamente da alcuni genitori che avevano appreso dai figli delle conversazioni e di cosa avveniva nella “saletta”, un’aula riservata della scuola dove, secondo quanto ricostruito, la donna avrebbe ripetutamente mostrato agli alunni materiale video pornografico, intavolato continui discorsi di natura sessualmente esplicita e invogliato alcuni di loro a scambiarsi effusioni sessuali. In una circostanza la 37enne avrebbe abusato sessualmente di uno studente, praticandogli un rapporto orale.
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