Добавить новость
ru24.net
World News in Italian
Январь
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

Aggressione razzista al Bennet di Pavone, scatta la denuncia: «Ho trovato la forza»

0

IVREA. «Volevo dirvi che ce l’ho fatta e volevo ringraziare tutto il commissariato di Ivrea e Banchette e in particolare il sovrintendente Benedetto Rico, che ha preso la mia denuncia, per l’ accoglienza e perché mi ha fatto sentire a casa».

Ha trovato la forza per denunciare Patrizia G., la mamma 36enne, assistita dall’avvocato Celere Spaziante, aggredita da una signora anziana al supermercato a forza di botte di carrello, mentre le urlava frasi razziste. «Sono stata due ore lì dentro - spiega -, a raccontare quello che mi è successo. Sono ancora incredula e la notte vedo la faccia di questa signora, da quel giorno ho degli attacchi di panico, questa cosa mi ha turbata davvero».

Ora la polizia sentirà la testimonianza della proprietaria di casa di Patrizia G. e della cassiera del supermercato. Purtroppo le immagini delle videocamere di sorveglianza nel frattempo sono state sovrascritte, ma i testimoni che possano raccontare l’accaduto, in un centro commerciale, non mancano di certo.

La prima volta che Patrizia G. ha fatto i conti con il razzismo è stata martedì 7 gennaio 2025 al Bennet di Pavone Canavese con una vecchina che avrebbe potuto essere sua nonna, forse, e anche la bisnonna del piccolo figlio di 9 anni che è fuggito dalla cattiveria di questa anziana tanto che la madre aveva temuto di avrlo perso. Le ha urlato: «Tornatene al tuo Paese n***a di merda!».

Ecco, il problema è che il Paese di Patrizia G. è l’Italia. È nata qui da papà calabrese e mamma dominicana.

Ha cercato di smorzare la violenza dell’aggressione con un «Guardi, signora, che io sono calabrese!», ma la signora non voleva sentire ragioni e l’ha colpita ripetutamente col carrello, facendo spaventare il figlio di lei, che è fuggito. L’anziana le ha urlato: «Sì e io sono tedesca!».

Da allora Patrizia ha avuto degli attacchi di panico. Era andata una prima volta in commissariato lunedì 13 e non è riuscita a raccontare l’accaduto. «Sono scoppiata a piangere e non riuscivo a fermarmi», ha raccontato. Così il sovrintendente ha deciso di rimandarla a sabato mattina, momento in cui non ci sono attività amministrative in corso con il pubblico negli uffici. Soli nella stanza, Patrizia G. ha iniziato a parlare e non si è fermata più per due ore. Ha raccontato nel dettaglio l’ansia e il timore di perdere suo figlio di 9 anni. Ha raccontato anche il timore e l’apprensione per gli altri due figli e per il mondo in cui dovrebbero trovarsi a crescere.

Per questo Patrizia G. ha deciso di denunciare l’episodio, perché non debba accadere più a nessun altro. Perché il razzismo non venga considerato normale, un insulto da bar come un altro. «Mi sono chiesta - ci aveva detto -, ma in che mondo vivranno? Soprattutto ma quella signora, se è nonna, cosa insegnerà ai suoi nipoti? Io da quel giorno sto male, ma spero che questa vicenda




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
ATP

Медведев проигрывает Лёнеру Тину и завершает выступления на турнире ATP






Собянин: Сотни ресторанов станут частью фестиваля «Китайский Новый год в Москве»

Дизайн и ремонт квартир под ключ с гарантией

В конце 2024 года через Шереметьевскую таможню ввезли около 5 тонн китайских и корейских мандаринов

В «Лужниках» прокомментировали слухи вокруг проведения фестиваля VK Fest 2025