Castellamonte, la Rotonda Antonelliana sarà ripavimentata
CASTELLAMONTE. Un progetto ambizioso quello relativo al rifacimento della pavimentazione della Rotonda Antonelliana di cui si è tornato a parlare durante la prima seduta del consiglio comunale del 2025 riunitasi lo scorso 9 gennaio ed incentrata sull’approvazione del bilancio triennale di previsione.
«Nell’ambito dei Fondi di coesione sociale destinati ai 27 Comuni delle nostre vallate (esclusi quelli della Valchiusella ed inclusi Castellamonte e Cuorgnè), che ammontano a circa 4 milioni di euro- ha spiegato il sindaco, Pasquale Mazza-, per la parte che ci riguarda abbiamo scelto di valorizzare la Rotonda Antonelliana pavimentandola in modo definitivo attraverso una convenzione con la Curia di Ivrea. Ci siamo già parlati e si sta predisponendo una bozza di convenzione».
Si tratta di uno di quei trasferimenti di fondi di circa 300mila euro per i quali è richiesto il co-finanziamento da parte dei Comuni beneficiari e per questo si è fatto ricorso all’avanzo vincolato per 30mila 950 euro, 26mila dei quali prelevati dall’avanzo dello scorso anno ed il resto dal bilancio di previsione di quest’anno. All’ombra dell’arco di Pomodoro, sarà un 2025 all’insegna di interventi significativi nel settore delle opere pubbliche, su tutte è attesa la realizzazione della rotonda di Spineto, in differenti fasi di attuazione, che andranno a delineare la Castellamonte del futuro.
Oltre all’importante cifra stanziata per la sistemazione di vie e piazze(ben 500mila euro), quest’anno e nei due successivi, sono previste anche nuove acquisizioni di terreni e fabbricati con conseguenti risistemazioni. Lo scorso autunno è, finalmente, passato al Comune l’edificio del vecchio mulino situato in via Caneva, all’ingresso della città per chi proviene da Cuorgnè. Palazzo Antonelli ne aveva ottenuto l’assegnazione da parte del Tribunale nella primavera del 2023 per la cifra simbolica di un euro. In precedenza, l’edificio ormai fatiscente era stato valutato 90mila euro, poi scesi a 50mila, ma la perizia fatta redigere dal Comune aveva evidenziato le pessime condizioni e la presenza di irregolarità edilizie non sanabili. L’amministrazione Mazza è intenzionata ad abbatterlo per dare un volto nuovo anche all’ingresso principale della città. Sia per la demolizione che per il successivo restyling dell’area, si farà ricorso ad un mutuo, il secondo per la precisione. Ne era già stato acceso uno, infatti, analogamente a quello destinato ai lavori al cimitero e l’importo era, poi, stato trasferito sugli asfalti. «Si tratta di 350mila euro in tutto– ha precisato l’assessore al Bilancio, Patrizia Addis –, ma l’acquisizione del mulino è andata per le lunghe a causa degli adempimenti burocratici, mentre sul mausoleo del cimitero la Soprintendenza aveva chiesto delle verifiche. Ora, non dovrebbero esserci più problemi».
Tra i beni entrati a far parte di recente del patrimonio immobiliare della municipalità, vi sono un magazzino ed un magazzino-deposito ubicati in via Educ che provengono dal fallimento Verna. Durante l’ultima seduta, il parlamentino cittadino ha deliberato per acquisirli dopo l’avvenuta aggiudicazione per una somma di 10mila euro dai quali vanno sottratti i 3mila 500 del debito che la ditta aveva contratto con il Comune. Sul fronte della tassazione a carico dei contribuenti, Mazza ha sottolineato con orgoglio come «dal 2017 non si siano ritoccate le aliquote per le quali l’amministrazione è deputata a decidere» e come rappresenti sul bilancio del Comune, come di tutte le altre municipalità del territorio, «una spada di Damocle il lodo Asa, il cui giudizio dovrebbe arrivare a metà 2025».