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Январь
2025

Garage di San Grato, Chiantore «Non è nostra intenzione lucrare»

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Ivrea

Anche dopo il confronto tenutosi al Polo formativo universitario Officina H giovedì 23 fra amministratori ed oltre cento residenti permane ancora in una fase interlocutoria la questione delle autorimesse di San Grato la cui convenzione quarantennale col comune di Ivrea, stipulata ad inizio anni ’80 e che attribuiva agli assegnatari un diritto di superficie per la costruzione delle medesime, è scaduta negli anni 2021-2022.

Di fatto ora sono tornate nella proprietà dell’amministrazione tutte le autorimesse per le quali, allo scadere della convenzione, non era stata fatta domanda di riscatto.

Le possibilità sono adesso due: o il Comune decide di rinnovare la convenzione per altri 40 anni prima del suo spirare oppure, sempre prima di esso, il cittadino acquista il bene. Se nessuna delle due opzioni si realizza entro il termine la proprietà si consolida in capo al Comune.

Solo il 40% dei garage riscattati

Solamente il 40% dei 179 garage sono stati riscattati perché per la convenzione scaduta nel 2024 gli uffici preposti si sono attivati per avvertire i residenti rendendo loro possibile di divenirne proprietari al prezzo attualizzato di 1.200 euro ma per 6 convenzioni scadute nel biennio 2021-2022 non è stato così.

Fra le recenti perizie effettuate sui beni non riscattati il Comune ha scelto la più bassa che assegna un valore di 3.500 euro comprensivi di box e terreno, la cui congruità tuttavia alcuni dei presenti hanno messo in dubbio accampando lo stato di vetustà dei beni.

Chiantore: «Non vogliamo lucrare»

Il sindaco Matteo Chiantore ha tenuto subito a mettere in chiaro un punto. «Non c’è il minimo interesse da parte nostra di lucrare su questa situazione - ha chiarito il primo cittadino Chiantore -, bensì vogliamo risolvere il problema tramite atti consentiti dalla legge e ci affideremo anche a un legale per trovare la corretta procedura».

Il sindaco ha quindi prospettato una via per agevolare i compratori, pur nel rispetto delle regole che la burocrazia comunque impone: «Non dobbiamo dimenticare - ha precisato - che ogni nostra scelta di ribassi deve sempre rendere conto alla Corte di Conti, si potrebbero fare delle riduzioni del prezzo sulla base degli indici reddituali applicabili ai fini della determinazione dell’Isee. Sono così emersi 3 possibili valori: il più basso di 1.200 euro, l’intermedio di 1.750 e quello più elevato di 2.600. Dopo l’applicazione di questi parametri potrebbe emergere che l’85% delle persone si attesti nella fascia da 1.750 euro, che equivarrebbe al 50% del valore odierno del bene. Si potrebbe così risolvere il problema procedendo all’acquisto e l’impegno della giunta sarebbe poi quello di spendere i soldi incassati in interventi nel quartiere. Tuttavia, qualora il criterio reddituale non soddisfacesse la maggioranza di voi, ci impegniamo a consultare un legale a spese nostre per trovare un’altra via».

Isee e notaio

Ai numeri 0125 410470 e 0125 410474 del Comune sarà intanto possibile verificare il proprio Isee ai fini della determinazione dello scaglione di appartenenza.

Svariate le domande del pubblico, giunto numeroso alla riunione di grande interesse pubblico.

Sulla possibilità di rateizzare il pagamento e se sia comprensivo delle spese del notaio l’assessore al patrimonio Fabrizio Dulla ha risposto: «Facendo leva sul numero di contratti da stipulare si potrebbero abbattere le spese notarili», mentre il sindaco ha garantito la possibilità di scaglionare i pagamenti.

L’Imu già versata

Riguardo alle rate Imu versate l’amministrazione si è resa disponibile a rimborsi che si aggirerebbero in circa cinquanta euro per ogni annualità.

Sulla proposta di alcuni di prorogare il termine della concessione scaduta tramite una semplice ordinanza del consiglio comunale il primo cittadino ha chiarito: «Il notaio ha affermato l’impossibilità di rinnovare una convenzione scaduta ma chiederemo comunque ancora il parere di un esperto di diritto amministrativo. Rifare una convenzione ex novo comporterebbe un onere gravato ora dal valore del terreno e della costruzione ed anche una proroga della vecchia avrebbe sempre un costo legato al nuovo valore dell’area».

Chiantore ha concluso l’incontro delineando degli step: «Prima di applicare la proceduta col calcolo dell’Isee ci attiveremo per ottenere una consulenza legale per tentare ancora una volta di garantire una parità di trattamento con coloro che hanno riscattato a 1.200 euro. Il nostro mandato non è farci guadagnare il più possibile ma farvi spendere il meno possibile».




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