Добавить новость
ru24.net
World News in Italian
Январь
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26
27
28
29
30
31

Addio a Gianfranco Manfredi, un compagno «curioso» dai mille talenti

0
La morte a 76 anni. L'esistenza intensa di un cantautore, saggista sceneggiatore e autore per fumetti. Ha inciso anche quel Ma non è una malattia che diventa una sorta di emblema del ’77   Da tempo Gianfranco Manfredi era malato, ma questo non gli aveva impedito di smettere la sua attività principale, quella di curioso, studioso, saggista. In pratica uno che senza volerla mettere giù dura ha sempre ragionato sulle cose del mondo per rielaborarle in canzoni, romanzi, sceneggiature, fumetti. Ancora poco più di un mese fa sulla sua newsletter Boiler scriveva sul romanzo di Sinclair Lewis, Main Street, per illuminare sull’America e sul trumpismo. Ma sarebbe riduttivo pensarlo solo come intellettuale di sinistra, Manfredi è stato molto di più e molto più pervasivo. Precursore di un approccio fatto di aperture situazioniste passa dalla filosofia con Dal Pra a Re Nudo, da Jean Jacques Rousseau ai testi per le canzoni di Donatello, ma incide anche per conto suo con quel Ma non è una malattia che diventa una sorta di emblema del ’77 («Mi hanno detto sei scoppiato, come ti sei rovinato, dimagrito, sembri quasi uno zombie. Sarà colpa delle notti che ho passato ad aspettare cose che forse dovevano arrivare. Ma non è una malattia…»). POI ALLARGA ancora di più il suo essere genio eclettico: scrive un disco con Ricky Gianco (Zombie di tutto il mondo unitevi) e si fa accompagnare dalla PFM, si candida con il Partito Radicale, partecipa alla sceneggiatura di Liquirizia di Samperi, continua con il cinema ma si fionda sulla letteratura noir, passando per il teatro sino allo scendere in campo nel mondo dei fumetti, prima con editoriale Dardo poi con Sergio Bonelli, dove inventa storie (Dylan Dog) e personaggi (Magico Vento) approdando anche al mitico Tex Willer. Inevitabile per lui, coevo di Tex, entrambi nati nel 1948. LA SUA PRODUZIONE è stata inarrestabile e incommensurabile, con escursioni saggistiche sulla musica leggera, sempre con Gianco scrive un pezzo anche per Mina (Un cucchiaino di zucchero nel tè, inserito nel doppio Sì buana nel 1986), Milva, Jannacci, Celentano, tutti nomi che gravitavano su Milano, come lui che pur marchigiano di origine aveva qui trovato terreno propizio per le sue millanta incursioni di senso laddove si poteva esercitare la creatività della parola. Vederlo e sentirlo era un piacere, occhialuto, riccioluto e baffuto (con baffetti sempre curati) rapiva lo sguardo, ma soprattutto l’orecchio perché il suo eloquio anche se apparentemente leggero non sfiorava mai la banalità, trovava sempre un motivo per riflettere, meglio se con un sorriso. La figlia Diana ne ha annunciato l’estrema cavalcata così «Nei suoi ultimi momenti mi ha chiesto di cercare un’immagine di Magico Vento a colori, che salutava o che andava via a cavallo, e di scrivere in rosso il saluto Dakota. Ho fatto tutto il più velocemente possibile per riuscire a fargliela vedere e approvare. Mi ha detto ok, va bene, mandala alla Bonelli». * Fonte/autore: Antonello Catacchio, il manifesto

L'articolo Addio a Gianfranco Manfredi, un compagno «curioso» dai mille talenti sembra essere il primo su Micciacorta.




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
Александр Зверев

Зверев заступился за Джоковича перед трибунами на АО: не освистывайте игрока с травмой






Россияне рассказали, где планируют провести майские праздники

Путин посетит регионы и обсудит развитие беспилотников и автомобилестроения

Вильфанд предупредил: в Якутии аномально высокие температуры

Какие специалисты зарабатывают четверть миллиона за 30 дней в Приморском крае