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TOSCANO: “Ecco cosa intendo per cambio di strategia. Tifosi, state vicini alla squadra. Catania, ci vuole del tempo per costruire un palazzo con basi solide”

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Conferenza stampa alla vigilia di Catania-Giugliano. Le parole dell’allenatore rossazzurro Domenico Toscano tra campo e calciomercato:

“Ogni allenatore, presidente e direttore vorrebbe avere la situazione ideale per rafforzare reparti scoperti, colpiti da infortuni, squalifiche, cali di condizione. Il mercato di gennaio deve essere finalizzato a questo, avendo commesso degli errori li puoi correggere basandoti su certi parametri. Dando più soluzioni possibili alla squadra anche per caratteristiche, più alternative che ti possano consentire di migliorare l’attuale classifica. Poi sappiamo che ci sono dinamiche di mercato che valgono per noi come per gli altri, devi cercare di cogliere le opportunità giuste. Questa parte del campionato ha detto che serve cambiare strategia. Più giovani, più prospettiva, freschezza, dinamicità, intensità, motivazione. Questa squadra possiede elementi di assoluto valore ma occorre rafforzare quelle caratteristiche tecnico-tattiche, di personalità e dinamismo più specifiche del ruolo per poter migliorare il rendimento del Catania”.

“Centrocampo reparto con meno soluzioni? In questo momento abbiamo Di Tacchio disponibile. Idem De Rose, Sturaro e Jimenez, che ha dimostrato di potere ricoprire benissimo questo ruolo. Ci sono altre priorità, poi se avremo la possibilità di migliorare il reparto di centrocampo non ci tireremo indietro. Se potrebbe giocare qualche ragazzo dell’Under 19 domenica? E’ un’ipotesi possibile. Soprattutto Corallo l’ho provato in diverse circostanze ed ha dimostrato di potersi ritagliare il suo spazio. Chiaramente l’allenamento è una cosa e la partita un’altra, ma sono passaggi e percorsi che questi ragazzi devono fare”.

“Nella squadra c’è quel senso di rammarico che si poteva avere qualche punto in più, però quel che è stato non lo puoi cambiare. Ci siamo ripresentati dopo le due sconfitte immeritate al cospetto di Benevento e Juventus NG con uno spirito diverso a Picerno, campo difficile contro una squadra in salute che se non leggi bene la partita può metterti in seria difficoltà. Speriamo che quello di Picerno sia un punto di ripartenza che faccia ben sperare. I movimenti di mercato, uno spirito ed un atteggiamento nuovi, unitamente ad un pò più di fortuna per il risultato che volte avremmo meritato di raggiungere possono farti migliorare la classifica, togliendo amarezza e delusione. I ragazzi li ho visti vogliosi di cambiare il trend di questa parte di campionato, consapevoli che delusione e rabbia devi tramutarle nel furore agonistico e nel cinismo che ci è mancato a volte“.

“Ai tifosi chiedo di stare uniti, tutti, poi al 90′ si può esprimere il proprio assenso o dissenso ma è importante stare vicini ai ragazzi, che hanno bisogno del sostegno del pubblico e ci tengono veramente a portare soddisfazioni ai tifosi, ve lo posso assicurare. Il mercato fonte di distrazione? Dobbiamo rimanere concentrati sul campo. E’ un mercato lungo, se non stai sul pezzo rischia di distoglierti e questo non deve succedere perchè abbiamo una gara importante da affrontare con la testa giusta. Il Giugliano ha avuto dei momenti in cui ha fatto benissimo, altri con difficoltà come tante altre squadre, ci divide un punto in classifica, dunque ad oggi i valori sembrano in equilibrio. Farà la differenza la voglia di tornare a vincere nel nostro campo“.

“Ierardi, Luperini e Montalto in uscita? Nessuno mi ha chiesto di andare via e nessuno mi ha detto che sono sul mercato, poi le opportunità le colgono il club ed i calciatori in base alle condizioni che si presentano. Ad esempio Carpani ha avuto l’opportunità di avvicinarsi a casa con la famiglia, tornando nella squadra che lo ha cresciuto. Non puoi tenere un giocatore contro la sua volontà. Carpani lo ringrazio per la disponibilità, si è comportato da uomo ed è stato giusto così”.

“Io sono tranquillo e sereno sul mercato. Da allenatore e aziendalista vorrei lasciare qualcosa tra 1-2-3 anni. Qualcosa di forte, solido, evitando che poi a giugno cambi ancora. Ci vuole del tempo per costruire basi solide, facendo in modo che quando ci sono gli scossoni rimani in piedi e continui a costruire. Noi per tante situazioni quando sono arrivati gli scossoni non siamo riusciti ad alzare l’altro piano. Si vuole dare una direzione ben precisa per costruire questo palazzo. Io mi ci vedo allenatore del Catania in futuro. Ci vorrà del tempo, pazienza. Si passerà, come è successo, a momenti non felici e là devi essere convinto che la strada è quella giusta, guardando oltre quello che potrà essere tra uno o più mesi il Catania. L’obiettivo è costruire qualcosa di solido che possa camminare autonomamente“.

“Jimenez? Sta diventando un calciatore più maturo sia dal punto di vista tattico che mentale e fisico, inizialmente aveva 60-70 minuti di autonomia, adesso i 90 minuti li gestisce con più facilità. Hai la sensazione che la squadra si appoggi a lui nella pulizia del gioco e nel determinare certe situazioni del gioco offensivo. Questo è un passo avanti per la sua crescita. Del Fabro? Serviva un giocatore con quelle caratteristiche considerando che Di Gennaro lo riavremo in campo tra qualche settimana. Per fisicità, duelli, impatto fisico e capacità di generare pericolo nei piazzati – altra arma da sfruttare – abbiamo individuato in Del Fabro il profilo giusto. Lunetta? A partita in corso potrebbe dare una soluzione in più alla squadra. Sta facendo bene da esterno, ha incominciato ad interpretare il ruolo nelle due fasi proponendosi con maggiore convinzione, sfruttando al massimo il suo potenziale fisico. Spero possa essere una grande sorpresa in quel ruolo”.

“Dobbiamo diventare più cinici. Ci sono partite in cui crei 5-6 occasioni da gol, altre 2-3 come è successo a Picerno. Sul campo del Benevento siamo stati sfortunati in occasione del possibile 1-3. Dobbiamo ridurre le realizzazioni degli avversari sulla base della pericolosità che diamo agli avversari, li rendiamo poco pericolosi ma le statistiche dicono che subiamo poche situazioni pericolose e subiamo reti, ne creiamo 6 e non concretizziamo abbastanza. Dobbiamo essere più cinici e squadra nel non consentire agli altri di ottenere più di quello che producono. La squadra è stata sempre viva, al netto degli errori individuali, giocandosela con qualsiasi avversario. C’è anche da dire che ho incontrato la Juve NG in un momento molto positivo, i bianconeri hanno sfruttato la nostra scia di Benevento e l’hanno capitalizzata. Ecco, noi dobbiamo capitalizzare il più possibile la nostra pericolosità e limitare gli avversari“.

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