Askatasuna, la Procura di Torino lancia l’allarme «eversione». FdI: «Va sgomberato»
La presenza del centro sociale Askatasuna rende Torino la capitale delle spinte eversive in Italia, rispetto alle quali le istituzioni hanno il dovere di agire: è questo in sintesi l’allarme lanciato dal Procuratore generale di Torino, Lucia Musti, nel corso del suo intervento all’inaugurazione dell’Anno giudiziario. Un avvertimento che si inserisce nel confronto in atto in città tra l’amministrazione guidata dal Pd Stefano Lo Russo, che ha attivato un tavolo per la regolarizzazione del centro sociale, e le forze di opposizione, FdI in testa, che chiedono che il ripristino della legalità passi attraverso lo sgombero di una realtà i cui militanti troppo spesso sono stati al centro di azioni violente e di aperte sfide allo Stato.
L’allarme del Pg di Torino sul centro sociale Askatasuna
«L’elemento maggiormente connotante il distretto del Piemonte e della Valle D’Aosta e che rende Torino, ancora una volta capitale, è insito nella cosiddetta galassia dei centri sociali (Askatasuna) e degli anarco insurrezionalisti», ha detto il Pg di Torino, aggiungendo che «è inammissibile ogni manifestazione di odio e di violenza e di devastazione dei beni della collettività». «Penso – ha precisato il Pg di Torino – ai danni ingenti causati al cantiere di Chiomonte, che non possono trovare alcuna giustificazione e che nulla hanno a che vedere con la manifestazione del dissenso e con il diritto costituzionalmente sancito a esternare il proprio pensiero». Per Musti, quindi, «è necessaria e opportuna una risposta dello Stato che veda, laddove ne siano soddisfatti i presupposti di legge, assicurare alla giustizia coloro che attuano condotte criminose che hanno chiare finalità eversive, quanto meno di piazza».
La necessità della risposta dello Stato a «condotte criminose che hanno chiare finalità eversive»
Parlando dei movimenti anarco antagonisti che operano nel distretto del Piemonte e della Valle D’Aosta, Musti si è soffermata sulla «realizzazione di condotte antigiuridiche», sulla «assoluta singolarità e gravità delle modalità», sulla «pericolosa forza di attrarre nell’ideologia soggetti di minore età» e sulla «capacità di entrare in condivisione con movimenti sani di cittadini che intendono manifestare pacificamente il proprio dissenso, No Tav uno per tutti», avvertendo che «tutto questo determina, produce, genera eversione di piazza, concetto da intendersi come “sconvolgimento e rovesciamento dello stato delle cose”».
La «capacità di mobilitazione a livello nazionale» di Askatasuna
Il Pg, soffermandosi su Askatasuna, ha poi ricordato che «“l’operazione Sovrano”, che ha portato all’esecuzione di 24 misure cautelari, ha consentito di dimostrare che i militanti hanno conquistato l’egemonia a livello nazionale del circuito autonomia e contropotere, hanno strutturato una progettualità volta innalzare il livello di conflittualità contro le istituzioni intercettando le tensioni sociali al fine di permearle dentro un apparente solidarietà, hanno assunto la regia della mobilitazione violenta in Val di Susa, hanno realizzato una struttura organizzativa complessa che consentisse loro di confidare anche sul consenso di una parte dell’opinione pubblica, possono contare su diverse basi, hanno capacità di mobilitazione a livello nazionale, con l’uso dei social, di forze provenienti tutta Italia».
Montaruli: «Lo Russo ascolti il Pg: Askatasuna va sgomberato»
«Il procuratore generale Lucia Musti ha ribadito oggi la pericolosità del centro sociale Askatasuna non solo per Torino, ma per l’Italia. Il comune di Torino si fermi. Se non vuole ascoltare noi, ascolti la Procura generale e impedisca di dare una legittimità ad un’organizzazione pericolosa che ha e avrà le sue radici nello stabile di corso Regina se vi sarà la possibilità per loro di continuare a viverlo beneficiando di esso grazie alla sanatoria di Lo Russo», ha commentato la deputata torinese di FdI, Augusta Montaruli. «Lo stabile – ha aggiunto – va sgombrato. Il Comune chieda di liberarlo: questo è l’unico modo per isolare i violenti impedendo loro di continuare a fare proselitismo e violenza. Non si può presentare come dialogante con le istituzioni ciò che, oggi come ieri – ha concluso Montaruli – è fucina di pericolose azioni di piazza e non solo».
L'articolo Askatasuna, la Procura di Torino lancia l’allarme «eversione». FdI: «Va sgomberato» sembra essere il primo su Secolo d'Italia.