“Trecento escort tra donne e trans per imprenditori e politici, boom di sesso anale, orge e accordi di riservatezza”: il lato oscuro del World Economic Forum
Da località sciistica a salotto privilegiato. Da salotto privilegiato a luogo di passione estrema. Il World Economic Forum (WFE) di Davos ha tante facce, ma della stessa medaglia. Al convegno sulle Alpi svizzere le élite mondiali discutono le questioni più urgenti del momento: partecipano leader politici, imprenditori, intellettuali, celebrità e dirigenti d’azienda. Il WFE è un evento esclusivo. Per cinque giorni (il meeting si è tenuto dal 20 al 24 gennaio) i potenti della Terra discutono le proprie idee e quelle altrui. Ma, come hanno rivelato alcune agenzie di escort, chiedono anche che nel Canton Grigioni siano organizzati sex party e stipulano accordi di riservatezza con prostitute. Quest’anno, la domanda per gli “appuntamenti a pagamento” è aumentata.
“Dall’inizio del WEF, abbiamo visto circa 300 donne e donne trans denunciate a Davos e dintorni”, rivela al Daily Mail Andreas Berger, portavoce di Titt4tat (una piattaforma di incontri svizzera). Nel 2024, erano state circa 170. Numeri raddoppiati. “È stato un anno da record. Ci sono stati molti più sex party rispetto a quelli precedenti”, sottolinea ancora Berger. Sull’argomento, soprattutto dopo i recenti scandali dei festini a Hollywood, pare che i clienti facoltosi vogliano il silenzio. “Ciò che è cambiato è che molte donne a Davos e dintorni ora devono firmare accordi di non divulgazione” (sottoscritti spesso in inglese, ndr).
Susann dell’agenzia Swiss Escort Avantgarde spiega che l’atto sessuale più richiesto è il sesso anale. “Queste persone si considerano intoccabili, e spesso lo sono davvero. Penso che le aggressioni fisiche alle escort, ad esempio per vivere un certo feticismo BDSM, siano assolutamente concepibili”, evidenzia. Dettare le regole durante l’atto sessuale, insomma, agli uomini dell’élite piace. “Secondo la mia esperienza, più alto è il rango professionale/sociale, meno è la loro inibizione nei confronti della violenza sulle donne”.
“I CEO e i politici delle grandi città rappresentata al WEF sono parte della nostra clientela come chiunque altro – specifica un’altra agenzia di escort –. La differenza principale non risiede tanto nell’evento in sé. Quanto piuttosto nel tipo di agenzia e nel rispettivo segmento di prezzo servito, che spesso è correlato al reddito dei clienti. La nostra agenzia opera nel segmento del lusso, che rispecchia anche la nostra tipica clientela”. Non solo. Chi lavora nell’ambito della prostituzione deve essere poliglotta: “Le nostre modelle sono solitamente bilingue, poiché ci rivolgiamo a gente più sofisticata e qualificata”, le considerazioni di Jan e Lia di Lia Models. Le lingue più richieste? Inglese, tedesco e francese.
Davos, soprattutto in occasione del WEF, è un luogo accessibile a pochi. E infatti, la sera “è piacevole mettersi in mostra insieme a una donna particolarmente attraente o appariscente, che viene presentata come compagna o amica. É importante che l’appuntamento si svolga in modo armonioso e che l’accompagnatrice trasmetta in modo credibile il fatto di essere la partner del cliente”, chiosano Jan e Lia.
UN INCONTRO HOT DA 7MILA EURO – Dal punto di vista economico, per chi lavora come escort la cinque giorni svizzera è una miniera d’oro. Le tariffe aumentano e le cifre sono da capogiro: per una sola prenotazione, come riporta il Daily Mail, è facile che vengano chiesti più di 7.000 euro. Stando a quanto raccontato da Berger di Titt4tat, solo nei primi tre giorni di WEF le domande sono state 300, per un totale di circa 321.000 euro. “Ma ci sono altri fornitori e agenzie. La mia stima salirebbe a circa 900.000 sterline (1 milione di euro)”, ha aggiunto.
ECCO COS’È IL WORLD ECONOMIC FORUM– Il World Economic Forum è stato fondato nel 1971 dall’economista e professore svizzero-tedesco Klaus Schwab come fondazione senza fini di lucro. L’obiettivo era quello di trovare soluzioni ai problemi globali e “impegnarsi a migliorare le condizioni del mondo”. Il convegno di Davos ha avuto un ruolo importante in alcuni avvenimenti degli ultimi dieci anni del Novecento. Nel 1988, proprio sulle Alpi svizzere, fu firmato un accordo (conosciuto come ‘Dichiarazione di Davos’) che contribuì alla riconciliazione tra Turchia e Grecia, sull’orlo di un conflitto armato. Sempre nel Canton Grigioni, nel 1992, fu immortalata una stretta di mano storica tra Nelson Mandela e il presidente sudafricano Frederik de Klerk, che sancì un passo significativo verso la fine dell’apartheid. L’anno successivo, entrambi vinsero il Nobel per la Pace.
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