A Montalto Dora torna la festa di Sant’Antonio con la benedizione dei trattori

MONTALTO DORA. L’entusiasmo di tre giovani, Paolo Scanavino, Luca Barroero e Giovanni Gallo, fa rinascere in paese la tradizione della festa di Sant’Antonio abate con la benedizione di mezzi agricoli. L’affievolirsi della partecipazione prima, e la pandemia poi, avevano cancellato questo bel momento di ritrovo per gli agricoltori locali. La festa è rimasta sentita, e l’entusiasmo ha fatto riemergere la voglia di stare insieme.

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Una trentina i mezzi agricoli benedetti da don Nicola Alfonsi che ha detto: «Servono poche parole perché i gesti parlano da sé: trovarci insieme laici e praticanti indistintamente uniti dal la terra, fonte di lavoro e dono del creato, che ci ha messi tutti sulla stessa barca e uniti nel progetto di rendere più proficuo e ospitale il nostro territorio affinché i suoi prodotti possano continuare ad essere dono per tanti e fonte di lavoro». Anche il sindaco, Renzo Galletto, è intervenuto esprimendo la propria soddisfazione ed il proprio augurio «affinché questa non sia solo occasione ludica, ma anche di rilancio con nuove energie del settore agricolo che per la comunità montaltese è sempre stata di importanza fondamentale». Galletto aveva sin da subito supportato i tre giovani a riproporre la festa di Sant’Antonio Abate. E soddisfatti sono Scanavino, Barroero e Gallo, che dopo l’ottimo esordio sono pronti a lavorare per riproporre l’iniziativa anche l’anno prossimo.

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La mattina Scanavino, Barroero e Gallo erano stati al cimitero per deporre un mazzo di fiori in memoria degli agricoltori che non ci sono più. Dopo la benedizione dei trattori, il gruppo di agricoltori montaltesi si è recato per il pranzo al Bar Castello di Montalto Dora.