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Coppa Davis: Marozsan e Fucsovics preparano il “sacco di Montreal”

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(da Montreal, Vanni Gibertini)

CANADA – UNGHERIA 0-2

F. Marozsan (HUN) b. A. Galarneau (CAN) 6-3 3-6 6-3
M. Fucsovics (HUN) b. G. Diallo (CAN) 3-6 6-2 6-2

Un Canada che ha dovuto per diversi motivi fare a meno delle sue due punte di diamante (Shapovalov ai box per il mal di schiena, ma in tabellone la settimana prossima a Dallas, e Auger-Aliassime che ha preferito rimanere in Europa a giocare tornei indoor) viene inguaiata da due sconfitte al terzo set nella prima giornata contro una nazionale ungherese non appariscente, ma compatta e concreta.

Capitan Dancevic ha dovuto per forza di cose schierare una formazione che ha visto i due giocatori di casa Diallo e Galarneau (entrambi sono nati e cresciuti a Montreal) giocarsi i singolari contro due giocatori di classifica magari non straordinaria, ma certamente con classe ed esperienza superiori.

Nella prima partita Galarneau si è fatto sorprendere subito in partenza andando immediatamente sotto di un break contro un avversario umorale come Marozsan, ma che può vantare scalpi molto importanti in carriera (uno su tutti, quello di Carlos Alcaraz agli Internazionali d’Italia nel 2023) ed ha certamente un tasso tecnico superiore a quello di Galarneau, che gli Italiani ricordano vincitore di Sonego e Tabilo nelle Finali di Davis del 2023, ma che finora non è mai riuscito ad entrare nei primi 150 giocatori del mondo.

Un solo break ha deciso tutti i set, e in quelli vinti da Marozsan questo break è venuto nel primo turno di servizio di Galarneau, che così si è sempre trovato a rincorrere. “È un giocatore molto completo dal punto di vista tecnico – ha commentato il canadese dopo il match – che riesce a giocare bene con tutti i colpi, usa bene le rotazioni e le sa variare. Mi ha sorpreso soprattutto il servizio, nel quale è stato molto preciso ed ha alternato direzioni e rotazioni.”

Alla fine la differenza totale è stata di sei punti nel match (79-73 in favore di Marozsan):Contro giocatori di questo livello la differenza la fanno pochi punti, bisogna sempre stare concentrati, e gli alti e bassi che ho ancora nel corso delle partite possono essere pagati a caro prezzo, come è successo oggi”, ha spiegato Galarneau, il cui obiettivo per il 2025 è quello di entrare nei primi 100 eliminando queste pause nel suo gioco.

Ma se la sconfitta di Galarneau contro Marozsan era tutto sommato preventivabile, vista la differenza di classifica e valore assoluto tra i due (attualmente l’ungherese è n. 58 mentre il canadese è n. 176), quella di Diallo contro il veterano Fucsovics lo era decisamente meno. Diallo attualmente ha un ranking migliore del suo avversario (n. 85 contro n. 96), che dalla vittoria nel torneo di Bucarest lo scorso aprile non ha combinato moltissimo (13-16 il suo record piuttosto incolore).

La vittoria nel primo set di Diallo sembrava spianare la strada per un 1-1 tutto sommato prevedibile alla fine della prima giornata che lasciava spazio ad un secondo giorno tutto da giocare. “Nel secondo set sono riuscito ad alzare molto il mio livello – ha spiegato Fucsovics – soprattutto dalla parte del diritto, e anche con il servizio ho giocato molto bene”.

Il match è girato sicuramente all’inizio del terzo set, quando sull’1-2 Diallo è riuscito a girare un game da 0-40 salvando quattro palle break per poi andare sul 15-40 nel game successivo. Da quel momento Fucsovics ha messo a segno un parziale di 13 punti a 4, rimontando quel turno di servizio da 15-40 ed anche il successivo da 0-40.

In un match come questo le cose cambiano molto rapidamente – ha detto Diallo dopo il match – e quella situazione ha fatto sicuramente andare il match dalla sua parte. Fa parte del gioco.”

Ora si riparte dal doppio, che al momento vede Draxl e Pospisil per il Canada affrontare Marozsan e Valkusz per l’Ungheria, e poi ci saranno i due singolari invertiti, con i due numeri 1 Diallo e Marozsan ad affrontarsi prima di eventualmente lasciare il punto decisivo in mano a Galarneau e Fucsovics. Secondo il capitano canadese Frank Dancevic nulla è ancora perduto: “Certo siamo sotto 2-0, ma questo è lo sport. Credo che questo team sia in grado di tornare in campo domani e rovesciare la situazione”.

L’inviato a Montreal della televisione ungherese ha provato a chiedere a Dancevic se avesse intenzione di cambiare la formazione del doppio, ora che è con le spalle al muro e non può più permettersi di perdere. “Se anche avessi intenzione di farlo, sicuramente non lo direi. Ma apprezzo il tentativo,” ha scherzosamente commentato Dancevic. In realtà ora potrebbe essere il capitano ungherese Bardoczky a tenere a riposo Marozsan per il doppio e risparmiargli il doppio impegno, permettendogli così di conservare tutte le energie per il singolare. Ma il giovane “artista con la racchetta” è forse un po’ troppo imprevedibile per questi calcoli. E probabilmente è su questa imprevedibilità che conta anche capitan Dancevic: il Canada ha sicuramente giocatori più doppisti in squadra, e non è così impossibile che Marozsan giochi peggio di quanto ha fatto sabato e perda da Diallo. Il punto interrogativo è se davvero Galarneau possa avere l’abilità di superare un giocatore dell’esperienza di Fucsovics nel quinto incontro di Davis giocando davanti al suo pubblico.

A questa domanda forse sarà il campo a dare la risposta, ed è anche per questo che la Davis con il formato casa-trasferta ha un fascino cui il tennis non può rinunciare.




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