“Mi hanno detto ‘zingaro’ e ‘serbo di m***a’ e lanciato oggetti, non va bene”: la denuncia di Milinković-Savić al termine di Atalanta-Torino
Ennesimo episodio razzista in uno stadio durante l’anticipo di Serie A di sabato pomeriggio, nel match tra Atalanta e Torino terminato 1-1. Lo ha denunciato il portiere granata Vanja Milinković-Savić al termine della partita, in cui ha parato il rigore del possibile 2-1 all’attaccante nerazzurro Mateo Retegui: “Mi hanno detto “zingaro” e “serbo di m***a“, ha detto ai microfoni di Dazn. “Mi danno fastidio queste cose. Gli insulti posso anche subirli, ma non quelli razzisti, sono cose che non vanno bene. Io non ho risposto, ma queste cose non devono accadere su un campo da calcio. Poi il lancio di oggetti non fa parte dello sport”, ha aggiunto, riferendosi a un accendino gettato dagli spalti, che il calciatore ha raccolto mostrandolo all’arbitro Piccinini. Dopo il rigore parato, Milinković-Savić si era voltato a fissare la curva dell’Atalanta e per questo era stato ammonito dal direttore di gara, che aveva ritenuto il suo atteggiamento provocatorio.
Nello stesso stadio anche l’attaccante serbo Dušan Vlahović aveva subito offese razziste in almeno due occasioni: nel 2021, al termine di un Atalanta-Fiorentina, era quasi scoppiato a piangere nell’intervista post partita. Tornato due anni dopo con la maglia della Juventus, era stato bersagliato dal coro: “serbo di m***a e zingaro“. L’arbitro aveva fermato il gioco e la situazione si era placata, ma nei minuti di recupero i cori ripresero: lui iniziò a ripeterli, come per sottolinearli, e venne ammonito.
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