“Non riuscivo a muovermi, come se fossi paralizzata. Ho avuto la nausea e sono svenuta”: parla la donna sopravvissuta all’avvelenamento da metanolo in Laos

“Se fosse sembrato poco raccomandabile, non l’avrei bevuto”. Bethany Clarke, di Orpington, è una viaggiatrice britannica sopravvissuta all’avvelenamento da metanolo in un hotel del Laos, che lo scorso novembre ha causato la morte di diverse persone. La donna era stata portata d’urgenza in ospedale con la compagna di viaggio Simone White, che ha poi perso la vita proprio a causa di questo incidente. Le due stavano alloggiando al Nana Backpacker’s Hostel a Vang Vieng quando a loro, così come ad altre persone, furono offerti bicchierini gratuiti di whisky e vodka che erano stati contaminati con metanolo.

A 60 Minutes Bethany ha dichiarato: “Se fosse sembrato poco raccomandabile, non l’avrei bevuto. Siamo andate al bar e ho visto [il barman] versarli da una bottiglia di vetro con sopra un’etichetta di vodka. Semplicemente non puoi muoverti fisicamente. È come se fossi più o meno paralizzato. Puoi ancora camminare, ma tutto è molto, molto, molto più difficile di quanto sarebbe normalmente, ma sì, soprattutto stanchezza, nausea, sono svenuto”.

Nei mesi scorsi la donna aveva detto: “Il nostro gruppo è rimasto a Vang Vieng e abbiamo bevuto shot gratuiti offerti da uno dei bar. Evitateli semplicemente perché non ne vale la pena. Sei di noi che hanno bevuto dallo stesso posto sono attualmente in ospedale per avvelenamento da metanolo”. Sulla questione era intervenuto anche il Ministero degli Esteri britannico, che aveva avvertito: “Siate cauti nell’accettare bevande da sconosciuti nei bar, nei club, nei ristoranti e nelle feste. Se le etichette, l’odore o il gusto sembrano errati, non bere”.

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