Carnevale Ivrea, disegni e manifesti antichi nella mostra della collezione di Raimondo Mazzola
IVREA. Hanno sempre il carattere di un piccolo evento le mostre dedicate da Raimondo Mazzola al Carnevale, non solo quando espone le rarità della sua ricchissima collezione personale, ma anche perché ogni volta riesce a proporre qualche pezzo inedito, quadro od oggetto, regalando emozioni e facendo felici gli appassionati. Non verrà meno, dunque, a questa sua caratteristica, Raimondo, con la nuova mostra dal titolo Storico carnevale di Ivrea in disegni e manifesti antichi, visitabile da domenica 5 a sabato 25, nella sua Libreria antiquaria, in piazza di Città, dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 19, e al sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. «Questa mostra – spiega – è nata dall’idea di esporre nuovi quadri e manifesti. Nuovi, alcuni, perché mai esposti dall’epoca in cui furono creati e, altri, perché realizzati recentemente, su commissione. Tra i primi, il bellissimo manifesto a colori e lumeggiature in oro, di grandi dimensioni, recante il programma del Carnevale 1908, anno del primo Centenario del Libro, stampato dallo Stabilimento grafico Enrico Passero di Udine e proveniente da una collezione privata eporediese. La curiosità consiste nel fatto che, per poter riprodurre completamente il testo del programma, fu necessario allungare di una decina di centimetri l’immagine dello scarlo. Un dettaglio che risulterà evidente in quanto il manifesto sarà affiancato da un’altra versione, presente nella mia collezione, che, per la parte testuale, riporta l’Inno del Carnevale del maestro Olivieri, non intaccando le proporzioni dell’insieme».
In mostra saranno anche tele od oli su tavola di pittori canavesani famosi o meno, di ogni epoca, come Monti, Kalcina, Cervino e Terzi, e dell’artista Clara Bianco che, per la Libreria antiquaria Mazzola, in anni recenti, ha realizzato le immagini utilizzate per manifesti e foulard che hanno conosciuto e conoscono tuttora grande successo. Mazzola esporrà anche caricature e tavole satiriche originali realizzate dall’artista canavesano Mario Piatti, pubblicate negli anni ‘60 sul Piffero, e, ovviamente, attingendo alla sua collezione, alcuni pezzi rari legati al Carnevale, quali le spille delle Mugnaie 1924, Adelina Massara Paggi, e 1938, Lydia Zanetti Fea, e il grande pannello realizzato a fine Ottocento dal pittore Giovanni Stornone per lo Studio fotografico eporediese Mariani. L’opera “vedette” della mostra, però, sarà il pannello di 5 metri per 80 centimetri, un olio su più tavole di legno accostate tra loro, realizzato dal pittore Giuseppe Colonello, nel 1947 e raffigurante l’intero corteo storico. Ne fu committente Rico Danzero, già titolare dell’albergo-ristorante Aquila Nera, prima dell’era Cuomo, i cui eredi lo hanno custodito nella loro tavernetta. Ad aiutare Mazzola nell’allestimento è Ludovica Marengo, figlia della compagna, Elena Manzini, che commenta: «Ho sempre apprezzato il Carnevale, ma, grazie alla conoscenza enciclopedica di Raimondo sul tema, ho potuto conoscerla da un’angolazione inedita e privilegiata, la stessa che rende uniche le mostre che lui realizza e attirano ogni volta folle di visitatori». —