Scholz contro le interferenze di DJ Vance che ha fatto propaganda in favore dei post-nazisti di AfD
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha risposto con fermezza in difesa della sua posizione contro l’estrema destra, affermando che il suo paese non accetterà interferenze nella propria democrazia. Le sue dichiarazioni arrivano il giorno dopo che il vicepresidente degli Stati Uniti, JD Vance, ha criticato i leader europei per il loro approccio alla democrazia, secondo quanto riportato dall’Associated Press (AP).
Il leader tedesco ha parlato a soli otto giorni da un’importante tornata elettorale in Germania, con i sondaggi che vedono il partito di estrema destra Alternativa per la Germania al secondo posto.
Vance, intervenendo venerdì alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, ha espresso il timore che la libertà di espressione stia “regredendo” in tutto il continente.
“La Germania è una democrazia molto solida e, in quanto tale, è assolutamente chiaro che l’estrema destra deve essere esclusa dal controllo politico e dai processi decisionali, e che non ci sarà alcuna cooperazione con essa,” ha dichiarato Scholz. “Respingiamo con forza qualsiasi idea di collaborazione tra altri partiti e questi partiti di estrema destra.”
Il giorno precedente, Vance aveva affermato che molti americani vedono in Europa “interessi radicati che si nascondono dietro brutte espressioni di epoca sovietica come ‘disinformazione’ e ‘misinformazione’, semplicemente perché non gradiscono l’idea che qualcuno con un punto di vista alternativo possa esprimere un’opinione diversa, o peggio ancora, votare in modo diverso o addirittura vincere le elezioni.”
Scholz, replicando, ha dichiarato: “Libertà di espressione in Europa significa che non attacchi gli altri in modi che vadano contro la legislazione e le leggi vigenti nel nostro paese.” Un chiaro riferimento alle norme tedesche che limitano l’incitamento all’odio, secondo quanto riportato dall’AP.
Queste dichiarazioni arrivano mentre i leader europei cercano di comprendere la nuova linea dura adottata da Washington su temi come la democrazia e il futuro dell’Ucraina, con l’amministrazione Trump che continua a sovvertire le convenzioni transatlantiche in vigore dalla fine della Seconda guerra mondiale.
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