Perché sono stati ‘scontati’ 4 giorni di squalifica a Sinner: la spiegazione e la durata effettiva
Jannik Sinner dovrà scontare una squalifica di poco inferiore ai tre mesi. Questo è il succo dell’accordo tra il numero 1 del mondo e la WADA, con cui si chiude la questione riguardante la positività al Clostebol riscontrata ormai un anno fa a Indian Wells: non ci sarà dunque l’udienza prevista il 16-17 aprile di fronte al TAS, a cui l’Agenzia Mondiale Antidoping si era rivolta dopo che il tribunale indipendente dell’ITIA aveva riconosciuto che il tennista italiano non era stato negligente.
Il “patteggiamento” tra il fuoriclasse altoatesino e l’organizzazione mondiale pone fine a una situazione che indubbiamente ha condizionato il tennista italiano negli ultimi mesi, durante i quali ha comunque mietuto successi in serie tra cui gli Australian Open soltanto tre settimane fa. Il 23enne non potrà disputare incontri agonistici dal 9 febbraio al 4 maggio, tra l’altro potrà tornare ad allenarsi in maniera ufficialmente soltanto a partire dal 14 aprile.
La squalifica originaria era di tre mesi pieni, ma ora la durata effettiva dello stop forzato è pari a 85 giorni. Il motivo è presto detto: Jannik Sinner aveva già scontato quattro giorni mentre era in sospensione provvisoria in seguito alla già citata positività. Inoltre oggi è il 15 febbraio, dunque sono già trascorsi sei giorni della squalifica comunicata stamattina. Il numero 1 del mondo tornerà in campo agli Internazionali d’Italia, che scatteranno il prossimo 7 maggio sulla terra rossa di Roma.