«No a nuovi parcheggi in centro a Pavia»: i comitati prendono posizione
PAVIA. No ai nuovi parcheggi in centro storico. Dopo la presa di posizione di alcuni consiglieri comunali di maggioranza, anche la rete dei comitati cittadini si esprime contro quanto previsto nel piano industriale di Asm: realizzare un parcheggio multipiano in zona porta Garibaldi e alzare di un piano l’area di sosta Cattaneo già esistente.
Più parcheggi che a Milano
Nelle osservazioni preparate dai comitati cittadini al Piano di governo del territorio che verrà preparato dall’amministrazione Lissia, si legge: «Pavia ha un numero di parcheggi ogni cento abitanti, un dato superiore a Milano». Partendo da questa premessa, la rete dei comitati propone: «Divieto di costruire in centro storico parcheggi sotterranei o a raso perché attirano più traffico aumentando l'inquinamento; tenendo presente che solo i parcheggi alle estreme periferie con buoni collegamenti di trasporto pubblico locale possono diminuire il traffico e il conseguente inquinamento dannoso per la salute dei cittadini, si possono valutare i potenziamenti dei parcheggi di cintura al centro già esistenti per svuotare dalle auto la cerchia monumentale».
Tra i parcheggi “di cintura” si possono annoverare quello di viale Indipendenza, quello al Ticinello (con la parte sotterranea che è inutilizzata) o ancora quello sotterraneo a servizio della Coop di viale Lodi, peraltro mai utilizzato a causa di un errore di progettazione. Per la rete dei comitati, dunque, i parcheggi vanno accuratamente tenuti lontano dal centro, già sufficientemente congestionato di automobili e furgoni.
Doppio taglio
Perplessità su quanto previsto nel piano industriale di Asm erano già state espresse da alcuni esponenti della maggioranza di centrosinistra. Ad esempio, il capogruppo di Avs, Luca Testoni, aveva dichiarato: «Bene il piano industriale di Asm, ma i parcheggi possono rappresentare un'arma a doppio taglio: siamo certi che saranno strutturati in modo tale da ridurre la sosta diffusa? Qualora rischiassero invece di attrarre altre auto ciò sarebbe problematico».
E lo scorso mese di ottobre, quando il sindaco Michele Lissia aveva previsto duemila posti auto in più, grazie al recupero delle aree dismesse, a tirare il freno era stata la Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) che, in Consiglio comunale, “esprime” la consigliera di Pavia a colori, Maria Chiara Riccardi. «Fare nuovi parcheggi significa favorire l’arrivo di nuove auto», aveva dichiarato il presidente dell’associazione Paolo Colucci. «La nostra richiesta è che venga diminuito il numero di auto in città. Non è che noi siamo pregiudizialmente contro, ma ogni volta che fai un parcheggio inviti a usare di più l’auto».
Insomma, è evidente come all’interno della maggioranza che governa la città vi sia una diversa sensibilità sul tema. C’è chi vorrebbe nuovi parcheggi accanto al centro e chi li vede come un fattore di attrazione di nuovi autoveicoli in una città nella quale, oggettivamente, di auto ne circolano già parecchie.
Ora, alla voce di una parte della politica, si aggiunge anche quella della rete dei comitati che, nel recente passato, avevano fatto opposizione dura al Pgt Fracassi.