Guerra Ucraina - Russia, Trump: «Zelensky? Dittatore mai eletto e comico mediocre»
E’ rottura totale tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky. Su Truth il tycoon lo ha attaccato pesantemente: «Zelensky ammette che metà dei soldi che gli abbiamo inviato sono ’mancanti’. Si rifiuta di indire elezioni, è molto basso nei sondaggi ucraini e l’unica cosa in cui è stato bravo è stato suonare Biden come un violino». Poi Trump ha proseguito nel suo duro attacco: «Zelensky è un dittatore senza elezioni che farebbe meglio a muoversi in fretta o non gli rimarrà un Paese». Il presidente ucraino è stato definito da Trump anche come «un comico di modesto successo che ha convinto gli Stati Uniti d’America a spendere 350 miliardi di dollari, per entrare in una guerra che non poteva essere vinta, che non avrebbe mai dovuto iniziare, ma una guerra che lui, senza gli Stati Uniti e TRUMP, non sarà mai in grado di risolvere». Donald Trump ha attaccato anche l'Europa sulla guerra in Ucraina: «Ha fallito, non è riuscita a ottenere la pace» inoltre sempre su Truth, il presidente americano ha ribadito anche che il Vecchio Continente «ha speso meno degli Stati Uniti per una guerra che li tocca da vicino»
Volodymyr Zelensky ha replicato a Donald Trump, che ha sollecitato nuove elezioni in Ucraina, sostenendo che il presidente ucraino godrebbe ormai di un tasso di popolarità pari al 4%. Parlando con i giornalisti a Kiev, Zelensky ha accusato Trump di basarsi su informazioni fuorvianti, affermando: «Sfortunatamente il presidente Trump, per il quale nutriamo grande rispetto come leader del popolo americano, vive nello spazio di disinformazione proveniente dalla Russia».
In precedenza, il presidente ucraino durante una conferenza stampa, aveva affermato: «Difendo l'Ucraina, non posso vendere il nostro Paese. Questo è tutto». Con queste parole, il presidente ucraino ha ribadito la sua posizione, spiegando la decisione di non firmare l'accordo proposto dagli Stati Uniti sulle risorse minerarie che è molto probabilmente alla base della rottura tra Zelensky e Trump. L'amministrazione Trump aveva richiesto l’accesso al 50% dei minerali strategici ucraini in cambio dell'assistenza militare ed economica americana. Tuttavia, Zelensky ha ritenuto che la proposta, nella sua forma attuale, non offrisse adeguate tutele all'Ucraina, sottolineando la necessità di garanzie di sicurezza per prevenire future aggressioni russe dopo un eventuale accordo di pace. «Lo ripeto, siamo pronti per un documento serio. Abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza» ha dichiarato, accusando gli Stati Uniti «di non aver avviato una conversazione seria sul tema». Zelensky ha anche detto che gli Stati Uniti hanno aiutato Vladimir Putin, con i colloqui di ieri a Riad, a rompere tre anni di isolamento da parte dell'Occidente. Rientrato a Kiev, dopo aver annullato la visita in Arabia Saudita ha detto: «Io credo che gli Stati Uniti abbiano aiutato Putin a rompere anni di isolamento. E tutto questo non ha un impatto positivo sull'Ucraina ». Evidente come lo scontro tra Kiev e Washington sia accolto con favore a Mosca tanto che il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov citato dall'agenzia Tass, ha affermato: «Donald Trump è una persona abituata a parlare con franchezza e quindi non nasconde la sua opinione su individui patetici come Volodymyr Zelensky». Il presidente russo Vladimir Putin come riporta l'agenzia Interfax, ha accusato i leader europei di avere «effettivamente interferito direttamente nel processo elettorale negli Stati Uniti, arrivando al punto di insultare direttamente uno dei candidati». Poi ha dichiarato di essere «sorpreso» da quella che ha definito «la moderazione di Donald Trump nei confronti dei suoi alleati», che a suo dire «si sono comportati in modo rozzo», e ha affermato che Trump «si comporta inoltre in modo abbastanza intelligente nei rapporti con loro». Sul tema è intervenuto anche l’Alto Rappresentante Ue Kaja Kallas che in conferenza stampa da Città del Capo ha affermato: «Finora i russi non hanno voluto la pace. Vogliono solo ottenere tutto quello che avevano previsto. Hanno invaso il Paese, hanno preso la terra e vogliono anche qualcosa in più. Quindi, è chiaro che per far funzionare qualsiasi tipo di pace, è necessario che l'Ucraina e l'Europa siano a bordo. Altrimenti non funzionerebbe, perché l'attuazione è in Europa e in Ucraina. Non c'è nulla sull'Ucraina senza l'Ucraina e nulla sull'Europa può essere concordato senza la partecipazione dell'Europa».