È morto Gianni Pettenati, l’autore e cantante del tormentone “Bandiera gialla”. Aveva una “lunga ed estenuante malattia”. I funerali in forma privata
Mondo della musica in lutto. Gianni Pettenati è morto 79 anni nella sua casa di Albenga. È stata la figlia Marialaura Pettenati a condividere la triste notizia attraverso i social.
“Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, – ha scritto la donna – con l’amore dei suoi figli Marialaura, Samuela e Gianlorenzo e l’adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte”. I funerali si terranno in forma privata.
Il successo per il cantautore scoppia nel 1966 grazie al tormentone “Bandiera gialla”, la versione italiana di “The Pied Piper” del gruppo Crispian St. Peters. Il brano, scritto da Alberto Testa, Nisa, Steve Duboff e Artie Kernfeld. “Bandiera Gialla” era anche il famoso programma radiofonico con alla guida i due mostri sacri: Gianni Boncompagni e Renzo Arbore.
Pettenati aveva anche inciso altri brani di successo come “Come una pietra che rotola”, versione italiana di “Like a Rolling Stone” di Bob Dylan e “La tramontana”, classificatosi al quinto posto del Festival di Sanremo 1968nell’interpretazione di Gianni Pettenati ed Antoine.
Non solo la musica. Pettenati si è distinto anche come critico musicale, scrittore e autore teatrale. Tra i suoi saggi pubblicati: “Quelli eran giorni – 30 anni di canzoni italiane” con Red Ronnie, “Gli anni ’60 in America”, “Mina come sono”, “Io Renato Zero” e “Alice se ne va”.
Nel 2014 aveva accettato di candidarsi a consigliere comunale di Albenga nella lista della Lega Nord, che sosteneva il sindaco uscente del centrodestra Rosy Guarnieri. “C’è un tempo per ogni cosa – aveva commentato – . Albenga è una bella città, che con l’aiuto di tutti noi può diventare bellissima”. Per la cronaca: le elezioni a maggio 2014 le ha vinte il candidato del Centro-Sinistra Giorgio Cangiano.
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