L’acqua gassata fa dimagrire? Il nuovo studio: “Accelera il metabolismo e fa bruciare i grassi con regolarità”. Ma l’esperto avverte: “Non fatevi false illusioni”

“Bevi acqua frizzante? Ti fa dimagrire!”; “Anzi, no: ti aumenta la fame”. Sugli effetti dell’acqua gassata circolano nel web credenze che sembrano completamente campate in aria, ma che in realtà si fondano basano su qualcosa di apparentemente fondato, ma che a una lettura più attenta risulta poco attendibile credibile. Come una teoria diffusa sui social secondo cui bere acqua con le bollicine favorirebbe l’aumento di peso perché stimola l’appetito con la produzione di grelina, l’ormone della fame. Un’idea che ha all’origine uno studio del 2017, che ha però un grosso limite: è stato condotto solo su 20 persone (e mai replicato). Negli anni successivi, altri ricercatori hanno sostenuto che l’acqua gasata, aumentando la sensazione di sazietà, stimolasse il metabolismo, aiutando il corpo a bruciare i grassi.

La nuova ricerca
Ma ancora più recente è lo studio condotto da Akira Takahashi, medico presso il centro di dialisi del Tesseikai Neurosurgical Hospital di Shijonawate, in Giappone. Che cosa afferma? L’acqua gassata non avrebbe effetti sul senso di sazietà o sul metabolismo ma, nonostante ciò, riesce davvero a favorire la perdita di peso quando si segue una dieta. Il motivo? Abbasserebbe i livelli di glucosio nel sangue, mantenendo il valore della glicemia stabile, così che il corpo riesca a bruciare i grassi con regolarità, trasformandoli in energia. “Quando si consuma acqua gassata, la CO2 viene assorbita nei vasi sanguigni dello stomaco, mantenendo così l’equilibrio del pH. Questa conversione fa sì che i globuli rossi diventino più alcalini e questa maggiore alcalinità accelera il consumo di glucosio”, ha spiegato l’autore della ricerca.

L’esperto: non fatevi false illusioni
Tutto chiaro quindi, chi vuole perdere peso può bere a garganella acqua frizzante? Non proprio. Di fatto, “l’ipotesi proposta nello studio di Akira Takahashi non è supportata da solide basi fisiologiche o da evidenze sperimentali consolidate – spiega al FattoQuotidiano.it Il professor Rolando Bolognino, Biologo nutrizionista e Docente universitario. – Per valutare l’effetto dell’acqua gasata sulla perdita di peso servirebbero studi clinici controllati su larga scala. Voglio sottolineare questo aspetto: i risultati che suggeriscono questo possibile effetto provengono da studi condotti sugli effetti dell’emodialisi, durante la quale l’organismo viene sottoposto a un alto dosaggio di anidride carbonica presente nella soluzione dializzante. Questa soluzione è ricca di sostanze che devono arricchire il sangue e facilitarne la depurazione e la presenza combinata di anidride carbonica aiuta a correggere l’acidosi che si accompagna all’insufficienza renale”. In altre parole, le condizioni in cui si misurano gli effetti dell’anidride carbonica che rende gasate queste acque non sono equivalenti a un loro consumo normale “e difficilmente possono portare agli effetti indicati nello studio” – spiega l’esperto.

Effetti controproducenti
Per contro, se ci mettessimo a bere a gogo acqua frizzante andremmo incontro a certi problemi. “L’uso prolungato di acque contenenti anidride carbonica – continua il biologo – può irritare il sistema digestivo causando gonfiore, flatulenza e altri disturbi, soprattutto in persone con condizioni gastrointestinali preesistenti, come la malattia da reflusso gastroesofageo. Per cui, mentre l’acqua frizzante può essere in alcuni casi un’alternativa interessante per aiutare la digestione – conclude Bolognino – è meglio considerarla come un complemento a uno stile di vita sano, piuttosto che una soluzione miracolosa per la perdita di peso”.

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