Добавить новость
ru24.net
World News in Italian
Февраль
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23
24
25
26
27
28

Educare alla bellezza

0

Idee chiare alle quali fanno seguito progetti concreti. Tanta passione e una magnifica ossessione per la perfezione. Giuseppe Santoni, marchigiano del 1968, presidente esecutivo dell’azienda di famiglia, fondata dal padre nel 1975, leader nel settore calzaturiero, ha un chiodo fisso: trasmettere quei saperi che creano bellezza.

È facile convincere un ragazzo a fare l’artigiano?

Anni fa se tua figlia diceva: «Mamma mi sono fidanzata con un cuoco», tentavi subito di farle cambiare idea, ma se oggi dice: «Mi sono fidanzata con uno chef», non c’è nulla da eccepire. Quindi noi dobbiamo lavorare proprio sulla narrazione del mestiere di artigiano. Dobbiamo far capire che gli artigiani sono speciali, sono costruttori di bellezza, sono persone che hanno una cultura del fare molto spiccata. Saper lavorare con le mani è una passione, un dono quasi artistico, ma è anche frutto di studio e dedizione.

E la Santoni che formazione offre?

A marzo del 2023 abbiamo inaugurato l ’Accademia dell’Eccellenza, ma l’ultima novità riguarda la creazione di un corso scolastico all’interno dell’Istituto I.P.S.I.A. «F. Corridoni» di Corridonia, una sezione intitolata ad Andrea Santoni, con un docente scelto e briffato da noi che insegna la parte teorica di storia e cultura della calzatura per poi passare alla filosofia Santoni e a seguire alle lezioni pratiche con i Maestri della nostra Accademia dell’Eccellenza che, una volta a settimana, spiegheranno come si sceglie la pelle, come si fa il colore e così via. Tutto questo in azienda per vedere come si fa concretamente. Inoltre, nell’ottica della formazione di artigiani del futuro, stiamo lavorando a stretto contatto con le Accademie delle Belle Arti delle Marche per sviluppare un master dedicato ai laureati nei settori del Design e del Fashion Design per avviarli al processo di creazione di calzature e accessori.

Perché è così importante la buona manifattura?

Perché se pensiamo di fare in Italia prodotti a basso costo perdiamo in partenza: l’unica cosa che salverà la manifattura italiana è la qualità. Il nostro segreto è molto banale: noi andiamo sempre in over delivery, nel senso che consegniamo più di quello che si aspettano, non diamo mai una qualità più bassa di quella che promettiamo, non cambiamo un materiale per risparmiare sui costi, non velocizziamo una fase per contenere la manodopera, e così garantiamo la qualità. La filosofia della qualità, ecco cosa va trasmesso ai giovani.

Lei nasce manager?

I miei genitori hanno iniziato a fare scarpe quando avevo sette anni, nel 1975, nel garage di casa. Non ho mai sognato di fare il poliziotto, il calciatore o il pompiere, volevo fare scarpe e quindi ho lavorato in fabbrica fino a 25-28 anni: io so fare le scarpe, ho fatto l’operaio. Andavo a scuola la mattina, alla ragioneria - non ho fatto l’università - e il pomeriggio lavoravo in azienda, poi dopo cena facevo i compiti e la mattina tornavo a scuola. Ero bravo. Sono andato per la prima volta in America a 16 anni per la fiera di Las Vegas con mio padre che faceva affari senza sapere una parola d’inglese. Il primo gennaio del 1990 sono diventato amministratore delegato. In auto ho girato tutta l’Europa con le valigie nel portabagagli a vendere scarpe, incontrare i clienti e fare gli ordini. Il mio record è stato 115 mila chilometri in un anno: solo un camionista fa questi numeri. Sono nato dal nulla e cresciuto in azienda.

Quante persone sono impiegate alla Santoni?

Al momento circa 700. Per fare le scarpe servono molte persone e noi ne realizziamo un po’ meno di duemila paia al giorno. Dal 2018 siamo l’unica azienda al mondo che produce scarpe usando la lean manufacturing, quindi il metodo Toyota. Mi spiego: da noi per una calzatura c’è la fase di selezione del pellame, di taglio dello stesso, di taglio della fodera, di preparazione del pellame, di cucitura della tomaia, di montaggio sulla forma, poi si mette la suola, il tacco, si fa il finissaggio e si lucida. Se in uno di questi passaggi qualcuno non svolge bene il suo compito, hai un prodotto di scarsa qualità che devi riparare oppure buttare. Per evitare un simile spreco, abbiamo una squadra dedicata unicamente alla scelta del pellame, una che lo prepara per il taglio, un'altra che lo taglia. Questi ultimi hanno il compito di tagliare bene, però se agiscono su una pelle con difetti, quindi che è stata mal selezionata in precedenza, si devono prendere la responsabilità dell'errore. Così creando competizione fra le squadre si mantiene la capacità di verifica del lavoro altrui, ottenendo bassi margini di errore che verranno eliminati strada facendo: alti livelli di qualità e minimo spreco.

Progetti per i 50 anni?

Abbiamo realizzato una pubblicazione con l'editore Assouline che presenteremo durante il Salone del Mobile, poi inaugureremo un vero flagship in via Monte Napoleone, nell’ex boutique Alberta Ferretti. A New York apriremo a fine mese, in una posizione anche lì molto bella. E devo dire che uno dei progetti che ci sta dando maggiori soddisfazioni è la crescita delle produzioni per la donna, cosa non così scontata visto che l’azienda nasce «maschile». Negli ultimi cinque anni abbiamo lavorato molto sia sulla nostra offerta sia sul percepito del brand, che grazie agli accessori ora ha il respiro di un marchio di lifestyle.




Moscow.media
Частные объявления сегодня





Rss.plus




Спорт в России и мире

Новости спорта


Новости тенниса
WTA

Мирра Андреева близка к победе на WTA в Дубае после блестящего старта






Дома великих музыкантов

Россияне активно скупают носки в честь Дня защитника Отечества

Какой сегодня праздник: 24 февраля отмечается несколько праздников, какой церковный праздник в России сегодня, 24.02.2025

Лучшие пляжи мира в 2025 году: цены на туры и билеты