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Napoli-Inter, la sfida scudetto secondo il mercato: quanto valgono le rose di Conte e Inzaghi

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Quando mancano 11 partite e ci sono ancora 33 punti in palio, i contorni della classifica iniziano a essere più definiti: non si può non pensare che Napoli-Inter di sabato (appuntamento alle ore 18.00) metterà in palio un’enorme fetta di questo scudetto. Perché dopo settimane a inseguire – e dopo settimane di passi falsi – l’Inter si ritrova in testa a +1 sulla squadra di Antonio Conte, che ha meno partite da giocare (come l’Atalanta, ma i problemi ambientali dei bergamaschi possono influire sulla rincorsa al titolo) eppure da diverso tempo appare in debito di ossigeno. Per non dire proprio di giocatori.

Napoli ‘a metà’
Ecco, forse ‘a metà’ è l’espressione migliore per rappresentare il rapporto tra l’Inter e il Napoli, che mostra ancora di più non tanto i demeriti dei nerazzurri (che forti sono e forti stanno dimostrando di essere), quando i meriti incredibili di un Napoli ripartito dalle ceneri della disastrosa stagione passata.

Prima di tutto, la ‘metàeconomica, facendo una doppia premessa. La prima: i dati sono forniti da Transfermarkt. La seconda: il concetto di ‘valore’. È arbitrario, Transfermarkt lo stabilisce tramite un suo algoritmo che si basa sul rapporto tra minuti giocati, gol segnati e assist confezionati. È così popolare, questo sito, da iniziare a influenzare le valutazioni che gli stessi addetti ai lavori danno ai giocatori. Ma il ‘valore’ vero e proprio viene dato dal mercato. O un giocatore come Lukaku, per restare in tema, che valeva 100 milioni nel 2021, non sarebbe stato venduto a 113 milioni. Detto questo, la differenza – anche facendo la tara rispetto al ragionamento fatto – è abbastanza evidente: 361,55 milioni di euro il Napoli; 681,80 milioni di euro l’Inter. Poco più della ‘metà’ vale il Napoli, che ha perso questo gennaio un elemento importantissimo come Kvaratskhelia senza rimpiazzarlo davvero.

Ecco, questo è già un primo elemento di riflessione: la completezza della rosa. Antonio Conte non le ha (mai) mandate a dire e l’arrivo di Okafor gli aveva già fatto storcere il naso. Non è un caso che lo svizzero abbia giocato finora 9 minuti complessivi, segno di come non sia considerato pronto dall’allenatore dei campani. Che si trova a far fronte a delle assenze pesanti (l’ultima, quella di Anguissa) senza avere dei veri ricambi a disposizione.

Abbondanza Inter
Una situazione tutta diversa per Inzaghi, che invece nonostante qualche acciacco ha diverse soluzioni a disposizione. Gli assenti: saranno out di sicuro Darmian per un problema muscolare occorso in Coppa Italia, mentre ancora non hanno recuperato Sommer e Carlos Augusto (che potrebbe rientrare o per la Champions League contro il Feyenoord, o per affrontare la sua ex squadra, il Monza). Ci sarà invece Thuram, che sta sempre meglio e da domani sarà regolarmente con il resto dei compagni. Per Inzaghi i problemi sono al massimo di abbondanza, anche se le partite da giocare saranno di più (Champions, Coppa Italia, fino alla tirata finale del Mondiale per Club del prossimo giugno).

E il mercato ha permesso di continuare a lavorare con calma, programmando le mosse già per la prossima stagione. “Siamo orgogliosi del lavoro fatto da tutto il gruppo”, ha dichiarato il presidente Marotta nella conferenza stampa al termine dell’Assemblea dei Soci. “Abbiamo creato uno zoccolo duro di giocatori italiani e siamo riusciti a mantenere la quasi totalità dell’organico. Plusvalenze? Le società italiane non possono permettersi di non farle, noi possiamo investire senza essere obbligati a vendere. E non dobbiamo aspettarci una rivoluzione: dobbiamo seguire il trend europeo di abbassare le età medie delle rose. In questi anni siamo ricorsi al mercato degli svincolati: faremo qualche innesto, considerando comunque degli investimenti”.

Quelli che chiede anche Conte a De Laurentiis. Che in estate lo ha accontentato; in inverno un po’ meno. E il gap tra le due rose, almeno dal punto di vista numerico, è lì che lo certifica. La classifica dice qualcosa di diverso. Ed è per questo che la sfida di sabato avrà un valore (sempre nel suo termine più arbitrario possibile) enorme.

L'articolo Napoli-Inter, la sfida scudetto secondo il mercato: quanto valgono le rose di Conte e Inzaghi proviene da Il Fatto Quotidiano.




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