Eleonora Giorgi e il ricordo di amici e colleghi: Amendola (“Icona”), Ghini (“Diva popolare”), Pozzetto (“Sempre puntuale”) e Ventura (“Mi mancherai”)
Amici, colleghi, ex amori e soprattutto tutti i lavoratori del mondo dello spettacolo hanno avuto un ricordo, un messaggio e un ultimo saluto commosso per Eleonora Giorgi, morta di tumore a 71 anni.
Amendola: “Icona del nostro cinema” – “Un grande dispiacere, un’icona del nostro cinema. Ho percepito una grandissima dignità, ho visto ultimamente una sua apparizione tv in cui da grande signora e da grande donna parlava del suo problema, una sorta di saluto a tutti noi. Mi ha colpito molto. Sempre con il sorriso. È stato dolce e doloroso”. Così a LaPresse l’attore e regista Claudio Amendola
Ghini: “Era una diva popolare” – “Eleonora era una diva popolare nell’accezione migliore della parola”. Massimo Ghini ricorda così, all’AdnKronos, Eleonora Giorgi con cui ha girato ‘Compagni di scuola’ nel 1988. “È stata una delle giovani attrici del nuovo cinema italiano nel momento in cui cambiavano le carte in tavola”, afferma Ghini che aggiunge: “Parlo della fine degli anni Settanta e dell’inizio degli anni Ottanta. Ornella Muti ed Eleonora Giorgi hanno rappresentato le due giovani star del nostro cinema, aprendo una nuova pagina. Furono le prime nuove dive giovani” di quel periodo. “Eleonora ha girato parecchi film con stili e generi diversi, dal film appassionato alla commedia con Verdone passando per il film storico”, ricorda Ghini che conclude: “Sapevamo che si era aggravata ma non mi aspettavo che finisse così velocemente”.
Pozzetto: “Brava e puntuale al lavoro” – “Mi dispiace molto, anche se non ci sentivamo da tanti anni”. Così all’Adnkronos Renato Pozzetto, commentando a caldo la morte di Eleonora Giorgi, venuta a mancare oggi all’età di 71 anni. Pozzetto, che aveva lavorato con la Giorgi in film cult dei primi anni Ottanta, come ‘Mia moglie è una strega’ (1980) e ‘Mani di fata’ (1983), ha un ricordo vivido dell’attrice, che da tempo lottava contro un tumore al pancreas. “L’ho frequentata solo sul set -dice ancora l’attore milanese, oggi 84enne- Ma la ricordo come una collega molto brava, e puntuale nel suo lavoro”.
Ventura: “Mi mancherai” – “Quanto mi dispiace Eleonora. Sei stata un esempio di forza e coraggio, sono stata fortunata ad averti conosciuto. Abbraccio fortissimo Paolo, Andrea e i loro cari. Mi mancherai”. Così la conduttrice Simona Ventura, in un post sul proprio account X
Conti: “Un vero onore” – “È stato un onore consegnare un anno fa ad Eleonora Giorgi il David di Donatello alla carriera”. Lo scrive Carlo Conti su Instagram. Il conduttore posta, insieme al commento, la foto che lo ritrae insieme alla Giorgi sul palco nel momento della consegna del riconoscimento cinematografico.
Montesano: “Donna di grande umanità” – “Abbiamo lavorato insieme in un film (‘Grand Hotel Excelsior’ del 1982, ndr), ma pur non avendo girato scene insieme tutte le volte che l’ho incontrata dopo, lei è stata sempre estremamente affettuosa ed espansiva, mostrando un lato umano di grande affabilità, di apertura, di gentilezza, di cortesia e affettuosità. E la cosa mi ha colpito molto”. A dirlo all’Adnkronos è Enrico Montesano. “Quando mi incontrava – spiega Montesano- diceva cose molto carine su di me, e questo mi ha sempre piacevolmente sorpreso, perché nel nostro ambiente, e non solo, non accade spesso”.
De Carlo: “Mi resta la tua intelligenza ironica, non convenzionale” – “Abbiamo percorso un tratto di vita insieme, Eleonora cara. Oggi è un giorno triste, ma mi resta il ricordo di momenti intensi, e della tua intelligenza ironica e non convenzionale che non tutti conoscevano”. Sono le parole condivise dallo scrittore Andrea De Carlo sui social insieme a uno scatto che lo ritrae insieme a Eleonora Giorgi, è morta oggi a 71 anni, alla quale è stato legato dal 1996 al 2007. De Carlo manda anche “un abbraccio pieno d’affetto ad Andrea e Paolo”, i due figli dell’attrice.
L'articolo Eleonora Giorgi e il ricordo di amici e colleghi: Amendola (“Icona”), Ghini (“Diva popolare”), Pozzetto (“Sempre puntuale”) e Ventura (“Mi mancherai”) proviene da Il Fatto Quotidiano.