Addio a Bruno Pizzul, storico telecronista della Nazionale. Le frasi più famose: “Tutto molto bello!” (video)
“Tutto molto bello!” era una delle frasi che aveva scolpito nella mente dei telespettatori che negli anni avevano assistito e ascoltato le telecronache di Bruno Pizzul, morto nella notte in un ospedale di Gorizia. Il giornalista sportivo aveva 86 anni, ne avrebbe compiuti 87 il prossimo 8 marzo. Per 16 anni è stato il telecronista delle partite della Nazionale. Nei ricordi degli italiani, in particolare, rimangono le telecronache delle partite dei Mondiali di Italia ‘90 che la Nazionale del ct Azeglio Vicini chiuse al terzo posto.
Bruno Pizzul, il cantore dei successi della Nazionale
Nato a Udine l’8 marzo del 1938, Pizzul fu assunto in Rai nel 1969 e l’anno seguente commentò la sua prima partita (Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia). Dalla Coppa del Mondo del 1986 è diventato la voce delle partite della Nazionale ed è stato il telecronista delle gare degli Azzurri in occasione di cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei, congedandosi nell’agosto 2002 (Italia-Slovenia 0-1). A partire dal 2000 ha preso parte occasionalmente ad alcune trasmissioni televisive delle reti Rai, passando dal 2007 a La7; nel 2012 è stato il commentatore tecnico della trasmissione Quelli che il calcio, in onda su Rai2.
L’amore per il calcio e la cura del linguaggio
‘amore di Pizzul per il calcio, partiva da quello praticato in età giovanile, prima nella squadra parrocchiale di Cormons, la Cormonese, poi nella Pro Gorizia, durante gli anni degli studi. Divenne anche calciatore professionista, un apprezzato mediano, e fu ingaggiato dal Catania nel 1958. Poi giocò anche nell’Ischia, Udinese e Sassari Torres, prima che la sua carriera sportiva venisse interrotta prematuramente per un infortunio al ginocchio.
Prima dell’approdo in Rai, nel 1969 con un concorso per radio-telecronisti aperto a tutti i giovani laureati del Friuli Venezia Giulia, si era laureato in giurisprudenza ed aveva insegnato materie letterarie alle scuole medie.
Un anno dopo la sua assunzione in Rai, l’8 aprile 1970 commentò la sua prima partita (Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia disputatasi sul campo neutro di Como). Successivamente raccontò di aver iniziato dal 16º minuto essendo arrivato in ritardo ma riuscì a rimediare essendo la partita trasmessa in differita. Nel 1972 raccontò la sua prima finale di una competizione internazionale, quella del campionato europeo del 1972 a Bruxelles, con la vittoria della Germania Ovest sull’Urss per 3-0.
È datato 16 maggio 1973, invece, il suo primo annuncio della vittoria di una squadra italiana in una finale di coppa europea, quella del Milan in Coppa delle Coppe contro il Leeds Utd, a Salonicco.
Il 29 maggio 1985 era il commentatore tv della finale della Coppa dei Campioni nella tragica serata della strage dell’Heysel. Di quella telecronaca, negli anni successivi raccontò: “È stata la telecronaca che non avrei mai voluto fare. Non tanto per un discorso di difficoltà di comunicazione giornalistica, ma perché ho dovuto raccontare delle cose che non sono accettabili proprio a livello umano”.
La conduzione della “Domenica Sportiva”
Per la Rai è stato anche conduttore della ‘Domenica Sportiva’ nella versione estiva del 1975 e nella stagione 1993-94, affiancato da Simona Ventura e Amedeo Goria, fu anche conduttore di ‘Domenica Sprint’ dal 1976 al 1987 e curatore della moviola all’interno di ’90º minuto’, allora condotto da Fabrizio Maffei, dal 1990 al 1992.
Dal campionato del mondo 1986 divenne la voce delle partite della nazionale italiana. Un ruolo mantenuto fino al 21 agosto 2002 (Italia-Slovenia 0-1). Per la Rai ha raccontato in tv la Nazionale per cinque campionati mondiali, quattro campionati europei, e per tutte le partite di qualificazione ai Mondiali e agli Europei a eccezione della finale terzo-quarto posto di Italia ’90 (commentata da Giorgio Martino dato l’impegno di Pizzul per il commento della finale del giorno seguente allo Stadio Olimpico di Roma) e di quelle trasmesse in esclusiva da Tmc e Mediaset, oltre che di alcune partite amichevoli. L’ultima partita dell’Italia da lui commentata, che segnò anche il suo commiato dalla Rai, fu nel 2002 l’amichevole giocata a Trieste e persa per 1-0 contro la Slovenia.
Negli anni successivi è intervenuto come commentatore e opinionista in diversi programmi della Rai ma non solo, da RaiNews a La7. Il suo ultimo incarico televisivo è legato a Dazn, dove dal 2002 ha partecipato talk show del lunedì sera ‘Supertele’ condotto da Pierluigi Pardo, commentando tutti i gol della giornata di campionato appena trascorsa, all’interno della rubrica “Tutto molto bello”.
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