Il Mondiale per Club distribuirà un miliardo: la vittoria di Infantino
Il torneo che a parole nessuno voleva, inviso alla Uefa e all’associazione dei grandi club (sempre a parole per quest’ultima), portato in tribunale dal sindacato dei calciatori, alla fine si farà e sarà una gallina dalle uova d’oro per chi è stato ammesso al grande ballo. Non una sorpresa per chi conosce le grandi capacità organizzative della Fifa e la rete di contatti del suo presidente, Gianni Infantino, che sul Mondiale per Club a 32 squadre in calendario dal prossimo 14 giugno con finale il 13 luglio 2025 al MetLife Stadium di New York ha affidato una parte importante della strategia per garantirsi il controllo del ricco business del pallone.
Un miliardo di euro da spartirsi in 32, non in quote uguali e con progressione per chi scavalcherà la prima fase a gironi (3 partite) proiettandosi avanti. Criteri ufficiali non ci sono ancora, ma calcolatrice alla mano significa circa 30 milioni di euro per il disturbo di volare negli States, prolungando la stagione oltre le fatiche di casa propria, con una proiezione da 100 milioni di euro per la fortunata vincitrice del trofeo. Che è ricoperto d’oro, non solo figurativamente. In pratica la Fifa ha messo sul tavolo una mini Champions League, il cui montepremi complessivo dopo la riforma è di 2,5 miliardi di euro, concentrata in un solo mese e con un valore per singola partita superiore.
I DIRITTI A DAZN, IL MONDIALE PER CLUB 2025 SI VEDRA' GRATIS
Il nuovo format della Champions League con 189 match in cartellone ha, infatti, abbassato il ricavo per singola sfida a 13 milioni di euro (erano 16,1 con il vecchio formato a 32), il Mondiale per Club assegnerà un peso di 15,8 milioni a ciascuna delle 63 partite in programma negli Stati Uniti. La chiave per la Fifa è stato l’accordo sottoscritto con DAZN nei mesi scorsi: un affare da un miliardo per garantirsi i diritti televisivi del torneo in tutto il mondo con la garanzia della trasmissione in streaming gratuito per ottimizzarne l’audience e aggiungere visibilità e appeal per i partner commerciali. Non è un caso che nelle ultime settimane Zurigo abbia ricevuto il via libera da colossi come AB Inbev (Budweiser) e Coca Cola. L’obiettivo, compresa la vendita dei biglietti e tutte le attività correlate, è generare un fatturato complessivo di 2 miliardi di dollari da cui Infantino ricaverà anche il maxi assegno da 250 milioni da girare alla famiglia del calcio mondiale sotto la voce di contributo di solidarietà.
“La FIFA prende zero! – ha sottolineato il presidente -. Questo modello di distribuzione stabilisce un nuovo punto di riferimento per sostenere la crescita e lo sviluppo del calcio di club a livello globale, garantendo a squadre di tutto il mondo del beneficio”. Argomento sensibile in una fase di grandi cambiamenti nello scenario mondiale, con Fifa e Uefa in competizione stretta per garantirsi il controllo delle risorse destinate al pallone.
Il Mondiale per Club (le cui partecipanti hanno ottenuto il pass in base alla classifica dei rispettivi ranking continentali nell'ultimo quadriennio), osteggiato da Nyon, rappresenta un punto a favore di Infantino che ha mutuato in una competizione ufficiale alcune delle istanze di chi in Europa lavora per costruire una nuova competizione che sostituisca l’attuale modello della Champions League. La Superlega come conosciuta nel 2021 non esiste più, la Unify League annunciata nel dicembre scorso è, invece, un prototipo che nei piani dei promotori dovrà essere riconosciuto formalmente da Uefa e Fifa – come prescritto dalla sentenza della Corte di Giustizia UE – e poi lanciato con i club che vi si stanno avvicinando.