Officine Artaj a Ivrea è uno spazio amico: «Qui attività per aiutare nelle difficoltà»
IVREA. Un posto sicuro, di collaborazione e rinascita: Officine Artaj, associazione culturale no profit che si trova in via Arduino 41, a Ivrea, è il luogo in cui Stefania Travanut, classe 1973, nel 2022 ha allestito una sartoria sociale per favorire le donne in difficoltà grazie con laboratori e workshop.
«Si parte dal riuso consapevole: a partire da vecchi maglioni, abiti e qualsiasi tipo di prodotto tessile, si ricava il materiale di base da cui realizzare qualcosa di nuovo – spiega Travanut –, è un principio importante che combatte l’impatto ambientale causato dall’industria tessile. Attraverso i laboratori, promuoviamo e rilanciamo l’artigianato e il riciclo: i workshop spaziano dal crochet al macramè, dal cucito alla tintura naturale, ma non solo. Il corso di cucito è il più frequentato, mentre quello di uncinetto sta riscuotendo un discreto interesse. Non si tratta di laboratori classici, ma di opportunità per dare sfoggio alla propria creatività, senza dare conto a misure e idee prestabilite. Il ricavato delle iscrizioni, poi, viene utilizzato per aiutare le donne in difficoltà con un rimborso spese e per finanziare i lavori che si svolgono durante la settimana».
I numeri sono molto positivi: «Abbiamo raggiunto un centinaio di donne iscritte tramite l’associazione – continua – e cerchiamo di organizzare laboratori differenti sulla base di ciò che ci viene richiesto. In questo momento storico, tra i laboratori più richiesti c’è quello di uncinetto il sabato, ma durante la settimana porto avanti anche il corso di cucito, che richiede maggiore impegno e costanza. Questi corsi non sono importanti non solo per imparare l’attività stessa, ma anche per stare in compagnia, imparando insieme e per svagarsi e reinventarsi. Questo è uno spazio aperto, alcune persone vengono qui anche per una semplice chiacchierata; le macchine da cucire, inoltre, sono a disposizione per chi non ne ha una a casa propria».
La missione sociale è ormai una certezza da tanti anni: «Sono ormai 30 anni che questo spazio si impegna per gli altri: con la vecchia gestione l’attività prevalente era quello di restauro di mobili, mentre ora abbiamo deciso di spostarci nell’ambito tessile. Ho cominciato a prendermi cura di questo posto nel 2022, quando con me c’era la collega e amica Lucia, che purtroppo non c’è più. Sono rimasta sola, ma nonostante le difficoltà occuparmi di tutto ciò è qualcosa di veramente soddisfacente, da cui ricevo un riscontro molto positivo. All’inizio questo spazio ha funzionato grazie alla grossa pubblicità fatta, poi tutto è andato avanti con il passaparola. Come Officine Artaj, inoltre, collaboriamo con l’associazione Mastropietro di Cuorgnè».
Le novità non mancano, perché in questo spazio sta per nascere, con il Comune di Ivrea, un’iniziativa che porterà alla messa in piedi di altri due uffici che si occuperanno l’uno di dare un aiuto per la compilazione di carte e diverse procedure burocratiche, l’altro per dare un appoggio nella ricerca di una casa. Officine Artaj è una zona sicura che si impegnerà nell’aiutare anche donne vittime di violenza, mettendole in contatto con l’associazione Scarpetta rossa. La comunità, dunque, qui ha uno spazio amico: dove c’è collaborazione, tra tutti e per tutti, dove il diverso non è più diverso e dove chiunque è il benvenuto per una chiacchiera, per partecipare ad un laboratorio o per condividere la propria esperienza.