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Buon compleanno Barbie

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9 marzo 1959. Mentre a Cuba si insediava Fidel Castro, in Italia si festeggiava per la prima volta la Festa della Mamma, e Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa vinceva il premio Strega a un anno dalla pubblicazione, a Willows, un paesino nel bel mezzo del Wisconsin, nasceva Barbara Millicent Roberts, in arte, semplicemente Barbie.

Donna dalle spiccate doti imprenditoriali, Ruth Handler, ideò per la prima volta una bambola dalle fattezze di una adulta (e non di una bambina come invece erano concepiti i bambolotti fino ad allora), per regalarla alla figlia; e proprio perché a lei era dedicata, la chiamò con lo stesso nome, Barbara, meglio conosciuta come Barbie.

Insieme a quella rivoluzionaria signorina in miniatura, nasceva in primis una nuova alternativa alla classica bambola (da far accudire alle bimbe per farle giocare nel ruolo stereotipato di mamme), ma soprattutto sbocciava pian piano una nuova visione della figura femminile. Con Barbie, le bambine e le ragazzine, potevano proiettare se stesse nel futuro, scegliendo di essere e fare qualsiasi cosa, di intraprendere la carriera che più le appassionasse.

Ovviamente, nei suoi splendidi e portati benissimo sessantasei anni di vita, Barbie è cambiata molto, o sarebbe meglio dire, è riuscita a cavalcare al meglio tutti i decenni, prendendo il meglio da ogni lustro, da ogni situazione e da ogni personaggio incontrato, trasformando tutta questa “vita vissuta” in un bagaglio evolutivo incredibile, rimanendo però sempre fedele a se stessa.

Dai suoi primi look che rispecchiavano il fascino sofisticato delle dive degli Anni Cinquanta, come Liz Taylor, Marilyn Monroe e Sandra Dee, è diventata elegante ispirandosi a Audrey Hepburn e Jackie Kennedy, ginnica come Jane Fonda e Farrah Fawcett, figlia dei fiori con Barbie Woodstock, musicista seguendo Madonna e Mariah Carey, glamour sfoggiando abiti di Armani, Versace e Dior, sportiva come Bebe Vio, orgogliosa astronauta seguendo le orme di Samantha Cristoforetti.

Barbie è diversa e inclusiva, vuole spronare le ragazze a raccontare la propria storia, a sognare in grande, riconoscendosi in una bambola che le rappresenti. È alta, bassa, curvy, asiatica, latina, con occhi di ben tredici colori diversi e con differenti disabilità.

Nel 2018, a riprova dell’impegno nel supportare i sogni delle bambine, Barbie ha lanciato il progetto Barbie Dream Gap: iniziativa globale che si occupa di procurare pari opportunità e rimuovere le barriere per le ragazze. Idea nata dopo che uno studio della New York University evidenziava come molte ragazze (già dai cinque anni), sviluppassero ideali autolimitanti, pensando di non avere le stesse capacità dei colleghi uomini.

Queste barriere sono state spezzate da vere Barbie in carne e ossa nella vita reale, donne eccezionali, eroici modelli per la presente generazione e per quelle future. A loro, Barbie ha dedicato il più alto onore del marchio, realizzando una bambola a loro immagine e somiglianza. Le più recenti sono state, in Italia, Samantha Cristoforetti, Bebe Vio e Federica Pellegrini.

Moderna, libera, emancipata: con più di duecentocinquanta carriere attive, Barbie continua a ispirare il potenziale illimitato in ogni ragazza, da ballerina a presidente, da medico a insegnante, spronandole a conquistare, in ogni ambito della propria vita, la consapevolezza del loro valore e dei loro sogni.

Che Barbie non sia solo una bambola si sa, lo si è sempre saputo, fin dal suo debutto alla Fiera del Giocattolo di New York in quel lontano 1959, quando il prezzo della benzina era di 25 centesimi al gallone e lei veniva venduta a 6 dollari.

Barbie non è solo un simbolo, un’icona, è un legame intergenerazionale, è il ricordo dell’infanzia e la lungimiranza del futuro. Barbie è come ogni donna si dovrebbe vedere, una donna capace di sentirsi a proprio agio sia in tuta da jogging, sia con il più prezioso abito di Dior. Che sia una veterinaria, un’attrice, una militare, una sportiva o una pilota d’aereo.

La stilista Diane Von Fürstenberg affermava: “Barbie rappresenta una donna sicura di sé e indipendente, con una straordinaria capacità di divertirsi, restando sempre e comunque affascinante”.

Barbie è tutto questo e anche di più.

Proprio come ogni donna.




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