Attacco senza precedenti a Mosca: ondata di droni ucraini sulla capitale, un morto e decine di feriti
Notte di fuoco sulla capitale russa. «È l’attacco più massiccio di droni contro Mosca», ha dichiarato il sindaco Sergei Sobyanin, mentre le autorità sono state costrette a sospendere temporaneamente il traffico aereo negli aeroporti di Zhukovsky e Domodedovo. Secondo il ministero della Difesa russo, le forze di contraerea hanno abbattuto 337 droni ucraini, il numero più alto mai registrato dall’inizio del conflitto nel febbraio 2022. Solo nella regione moscovita ne sono stati distrutti 91. Il primo cittadino ha confermato su Telegram che l’offensiva è stata respinta, ma non senza conseguenze: una persona ha perso la vita e oltre dieci sono rimaste ferite, tra cui un bambino di quattro anni nella cittadina di Vidnoye.
L’attacco più “massiccio” del 2025: Mosca e il Kursk sotto tiro
Le incursioni ucraine non si sono limitate alla capitale. La regione di Kursk, al confine con l’Ucraina, è stata bersaglio di 126 droni, seguita da 38 nella regione di Bryansk, 25 in quella di Belgorod, 22 a Ryazan, 10 a Kaluga, 8 a Lipetsk, altrettanti a Oryol, 6 a Voronezh e 3 a Nizhny Novgorod. Case, veicoli e infrastrutture sono stati danneggiati, mentre una trentina di insediamenti sono rimasti senza elettricità. «Non abbiamo dormito questa notte», ha raccontato Elena, cittadina russa ancora sotto shock, al quotidiano francese Le Figaro.
Un morto e due feriti nel rogo
Secondo il governatore regionale moscovita, Andrey Vorobyov, un rogo ha distrutto oltre venti veicoli in un parcheggio di Domodedovo: «L’incendio è divampato a causa della caduta di detriti di un drone. I vigili del fuoco e tutti i servizi di emergenza sono sul posto hanno quasi completamente domato le fiamme». Tra le vittime, una guardia di sicurezza di 38 anni è morta e almeno altre due persone sono rimaste ferite e sono ora ricoverate in ospedale.
Restrizioni nei cieli russi: voli bloccati
A seguito dell’attacco coordinato, l’Agenzia federale per il trasporto aereo ha imposto restrizioni negli aeroporti di Zhukovsky e Domodedovo, estendendole anche ad altri scali strategici come Sheremetyevo, Vnukovo, Strigino e Tunoshna. Sebbene i voli siano stati ripristinati rapidamente, l’allerta rimane alta.
Il contrattacco russo: 126 droni abbattuti su Kiev
Non solo Mosca sotto attacco. Secondo l’Aeronautica militare ucraina, la Russia ha lanciato un missile balistico Iskander-M e 126 droni, tra cui gli Shahed kamikaze, sulle città ucraine. Kiev ha dichiarato di averne intercettati 79, mentre il resto è caduto su aree aperte o ha colpito infrastrutture nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernigov, Kiev, Zhytomyr, Vinnytsia, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia, Odessa e Kherson.
Mosca accusa Kiev: attacco in concomitanza con una visita diplomatica
Mentre a Riad sono già giunte le delegazioni americana e ucraina per le trattative, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, accusa Kiev di aver orchestrato l’attacco in concomitanza con l’arrivo a Mosca del Segretario Generale dell’Osce, Feridun Sinirlioglu. Non è la prima volta, ha sottolineato Zakharova, che le forze ucraine tentano offensive durante visite diplomatiche chiave.
Un bilancio pesante: 90 feriti e dieci morti in una settimana
Il costo umano del conflitto continua a salire. Nell’ultima settimana, almeno 90 civili russi sono rimasti feriti sotto il fuoco ucraino, mentre dieci persone, tra cui un bambino, hanno perso la vita. «Colpiti dai bombardamenti nazisti», così ne parla l’Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario del Ministero degli Esteri russo, Rodion Miroshnik alla Tass.
Secondo il diplomatico, le aree più colpite includono la Repubblica popolare di Donetsk e le regioni di Belgorod e Kherson, bombardate con «artiglieria, incluse munizioni a grappolo, lanciarazzi multipli, droni d’attacco e droni Fpv per colpire obiettivi civili». Ha inoltre sottolineato che, nel giro di una sola settimana, le truppe ucraine hanno sparato quasi 1.600 munizioni di vario tipo contro il territorio russo.
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