ATP Miami: Wong sorprende Shelton, Thompson batte Perricard. Tutto facile per Zverev
Ennesimo grande upset all’ATP Master 1000 di Miami, dove Ben Shelton si fa sorprendere da Coleman Wong, giocatore vicino alla posizione numero 200 della classifica mondiale. Deludente, forse troppo, la sua prestazione davanti al pubblico di casa, che ora ripone le speranze nel loro numero uno Fritz. Zverev se la cava ottimamente col qualificato britannico Fearnley, dominato in due rapidi set. Suo prossimo avversario sarà proprio Jordan Thompson, vincitore sul giovane francese Mpetshi Perricard.
[1] A. Zverev b. [Q] J. Fearnley 6-2 6-4
Forse la miglior prestazione di Alexander Zverev dall’ormai più che passato Australian Open, dopo le tante difficoltà degli ultimi mesi.
Il britannico, vincitore su Bonzi nel turno inaugurale, non riesce a imporsi su un avversario fin troppo superiore. Il tedesco va avanti alla prima chance, chiarendo le cose nell’immediato: 0 punti in risposta nei primi sei giochi per Fearnley, due break subiti su tre turni di servizio. Nel sesto gioco, quasi a sorpresa, Sasha cala alla battuta, costringendosi ad annullare due palle break. Le difficoltà superate lo aiutano a chiudere con discreta facilità il primo parziale, dopo appena 33 minuti.
Al rientro in campo le dinamiche appaiono invariate: bravo l’inglese ad annullare la prima palla break del nuovo set, issandosi nuovamente sull’uno a zero. Proprio come nel set precedente, però, il terzo gioco è ancora decisivo: seconda occasione di break, e match quasi chiuso. Una sola altra palla break nei game successivi, e uno Zverev che si libera in scioltezza del primo avversario del suo Miami. Diventando così, con la 145esima vittoria a questo livello, il tedesco più vincente nella storia dei Masters1000.
[WC] C. Wong b. [13] B. Shelton 7-6(3) 2-6 7-6(5)
Altra grande sorpresa sul cemento americano di Miami, dove il numero 182 del mondo, Coleman Wong, elimina in tre lottati set il beniamino di casa, Ben Shelton. Nel primo parziale bisogna attendere l’ottavo gioco per poter ammirare una palla break: bravo Wong ad annullarne due su due, mantenendo on-serve un match dal grande equilibrio alla battuta. Il tiebreak, ovviamente, è il più giusto finale.
Proprio quanto la differente caratura dei due giocatori avrebbe dovuto far risaltare il tennis dell’americano, è l’asiatico a imporsi: va sotto di due minibreak, li recupera e infila 4 punti consecutivi in risposta, impietrendo il povero Ben.
Nonostante la batosta subita, lo statunitense sembra voler mettere in chiaro le cose: break in apertura di secondo set, totale dominio alla battuta e secondo break nel quinto gioco. Solo tre punti persi al servizio nel secondo parziale, e parità ristabilita: si va al terzo.
Le chance del numero 182 al mondo sembrano ridotte al lumicino: Shelton mantiene alto il livello, si costruisce due palle break nel game d’apertura, ma fallisce nel concretizzarle. Consapevole del suo buon tennis ancora presente in campo, Wong prende fiducia: 9 punti consecutivi per il giocatore al servizio. Il primo a cedere, è ancora sorprendentemente il numero 12 del mondo: occasione di break e improvvisamente l’avversario serve per il match. Forse spaventato dalla possibilità di vittoria, Wong si scioglie, regalando a zero il controbreak. In tanti si sarebbero scomposti del tutto dopo una tale disfatta, ma non lui: riesce a guadagnarsi due matchpoint sul 6-5, ma l’americano è bravo ad annullarli. Il tiebreak regala la più bella gioia della carriera al classe 2004, incredibilmente bravo a non perdere mai la calma.
J. Thompson b. [28] G. Mpetshi Perricard 7-6(4) 7-6(1)
Come da pronostico, è la battuta a dominare un incontro fra due grandissimi interpreti del colpo d’inizio gioco: due sole palle break in tutto il primo set, ben gestite dal giovane francese. Giunti al tiebreak, è un minibreak soltanto a deciderne le sorti a favore dell’australiano, che vince un set con l’88% di punti vinti al servizio, 13 vincenti e soltanto 7 errori non forzati, opposti ai 18 di Perricard.
Il transalpino non sembra aver intenzione di mollare, e col primo gioco del nuovo set è subito lampante: break in apertura. Thompson comincia lentamente, forse troppo, facendosi fregare da un più attento Perricard. Punto dopo punto, però, la qualità torna quella del set precedente, e l’oceanico vien fuori: controbreak nel sesto gioco, nuovo dominio alla battuta e altro tiebreak.
In apertura è ancora il francese ad avere la meglio, ma i punti successivi sono un totale disastro: 7 consecutivi a favore di Thompson, che chiude dopo un’ora e quaranta di partita.