La Germania si riarma. Ma c’è da fidarsi? – Panorama in edicola
L’editoriale del direttore
«Avete presente l’articolo 3 della Costituzione, quello che recita: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali»? Beh, dimenticatevelo: anche se è scritto in ogni aula di tribunale, il principio che assicura a poveri e ricchi, cattolici e musulmani, bianchi e neri lo stesso trattamento di fronte alla giustizia potrebbe presto essere cancellato. Sebbene l’uguaglianza di ciascun cittadino di fronte alla legge sia il fondamento di ogni Stato di diritto, elemento cardine di qualsiasi democrazia, presto potrebbe non essere così. Anzi, in qualche Paese, come per esempio la civilissima Gran Bretagna, rischia già di essere abolita…»
Achtung, chiamata alle armi
La Germania ha stanziato centinaia di miliardi di euro per ricostituire i propri arsenali, facendo debito e rinnegando completamente 80 anni di antimilitarismo. È la nuova dottrina globale imposta dalle scelte di Donald Trump. E Berlino adesso ha fretta di tornare un temibile gigante bellico (che il continente conosce bene).
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Cacciata dal ministero? Rientro con un podcast
Maria Rosaria Boccia, alla ribalta delle cronache per la tormentata vicenda con Gennaro Sangiuliano, cambia strategia
comunicativa. Sul web lancia il programma «Pasta». E coinvolge una super influencer partenopea.
La fine del woke
Per anni aziende e major si sono adattate (come tutti) alla dittatura del politicamente corretto, alla rappresentazione esagerata del mondo Lgbt+, alla genuflessione verso le più sparute minoranze. Adesso si cambia. E chi non ha capito ci sta rimettendo.
Il canto del pastore errante
Messi a durissima prova da inondazioni e carestie, uragani e siccità, pastori, agricoltori e pescatori dalla Mongolia al Kenya, dal Bangladesh ad Haiti, si mettono in viaggio alla ricerca di territori e vite migliori. A raccontare le loro storie di speranza il fotografo Alessandro Grassani che da anni documenta le conseguenze dei cambiamenti climatici nei luoghi più remoti della Terra. Quaranta dei suoi scatti «ai confini del mondo» sono esposti (fino al 27 aprile) negli spazi del Museo Diocesano di Milano, in una suggestiva mostra curata da Denis Curti.
Tra le curve del Nilo
Dal tempio di Luxor alle dighe di Assuan, con sosta alle antiche Menfi e Tebe, fino ad arrivare alle nuove meraviglie del Cairo. Un itinerario seguendo il corso di un fiume diventato leggenda.