Galeone, Bolide, Verna, Agostini, Montefusco, Negri a Kiss Kiss Napoli
Giovanni Galeone, allenatore, è intervenuto nel corso di Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Il Napoli contro l’Empoli mi è piaciuto. Se la squadra di Conte riesce a non prendere gol poi uno ne fa e questo è un grande vantaggio. A Bologna non mi è piaciuta la fase difensiva, poi con l’Empoli l’ha fatta bene ed infatti è venuta fuori la partita. Gilmour è un giocatore che sa difendere e sa impostare, insieme a Lobotka, Di Lorenzo e Politano ci sta bene in quella porzione di campo, così come fa Anguissa. Se il camerunense deve riposare Conte ha un’alternativa giusta. Non sfigura in quel ruolo. Il Napoli se vuole rinforzarsi per l’anno prossimo deve prendere almeno un giocatore forte per ruolo. Allegri alla Roma? Max è l’allenatore più vincente che c’è in circolazione, qualcosa di buono l’ha fatta”.
Alessandro Bolide, attore, è intervenuto a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Ero presente alla cena del Napoli, si è cantato, c’era una bella atmosfera, c’è stata una reunion di Made in Sud. Avevamo la benevolenza del presidente. I più scatenati erano Politano e Spinazzola, anche il capitano Di Lorenzo. Su Conte ho fatto il mio sketch..”
Carlo Verna, giornalista, è intervenuto a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Siamo giornalisti e dobbiamo tifare con uno spirito critico costruttivo. Dobbiamo tenere il cuore azzurro, ma dire pane al pane e vino al vino. Il Napoli sta facendo un campionato che entusiasma i tifosi, basta pensare che con l’Empoli c’è stato il sesto sold out consecutivo. Il Napoli ha ipotecato l’obiettivo aziendale che è la Champions, ma i tifosi vogliono lo scudetto. E’ strano che una squadra, da capolista, si sia indebolita nel mercato di gennaio e questo ha avuto il suo peso. Tutti mi parlano di spareggio e protestano del fatto che si giocherebbe in casa di quella prima in classifica per differenza reti. Però secondo me, nel caso, si sceglierà un campo neutro per motivi di ordine pubblico. Maradona, dopo Napoli-Juventus del secondo scudetto mi disse ‘spero di andare allo spareggio’, ma fu pessimista perchè poi il Napoli lo vinse quello scudetto senza giocare lo spareggio. Lukaku? I numeri non mentono mai, anche se non tutte le partite le ha giocate all’altezza del Lukaku dell’Inter. Però il gioco di Conte predilige un centravanti così. McTominay? E’ stato l’acquisto dell’anno, è tornata protagonista la maglia numero 8 che fu di Totonno Juliano. Il merito è di Manna che è andato a convincerlo a Manchester. Krol? L’ho rincontrato da poco, ricordo che il suo Napoli era primo in classifica con Roma e Juventus. Andò a giocare col Perugia ultimo in classifica e perse a causa di un autogoal di Ferrario. Quell’anno, anno post terremoto, si sarebbe potuto vincere il primo scudetto della storia. Rafa Marin? Conte non lo vede, ma si potrebbe pensare a schierare Olivera al centro con Spinazzola a sinistra. La mia intervista al giovane Mazzarri, all’epoca vice di Ulivieri? Gira molto su Youtube, Mazzarri cerca di accampare le scuse e questa cosa se l’è portata con sè nonostante sia stato un allenatore validissimo. Quel giorno, per l’emozione di essere sostituto di Ulivieri, perse 4 a 2 col Ravenna. Cercò un po’ di scuse ed accampò una diarrea collettiva ed io riportai quelle sue dichiarazioni”.
Massimo Agostini, dirigente sportivo, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Lukaku? E’ stato perfetto a livello tattico per il gioco di Conte. Era l’uomo giusto per l’impostazione di gioco che ha voluto dare l’allenatore che è stato ripagato. Scudetto? La prossima giornata potrebbe essere fondamentale perchè l’Inter andrà a Bologna ed il Napoli potrebbe rubacchiare qualche punticino. 3-5-2? Raspadori ha fatto bene ed ha portato buoni risultati, però col 4-3-3 Conte riesce ad allargare bene il gioco per gli inserimenti di Lukaku, McTominay o Anguissa. Però anche la coppia Lukaku-Raspadori m’è piaciuta, Conte ha una valida alternativa per queste ultime partite. McTominay? Ha dei tempi di inserimento eccezionali, poi a livello strutturale ed agonistico è il giocatore più indovinato del mercato del Napoli insieme a Lukaku. Poi quando gli capita di dover far goal sbaglia poco, è universale e darà tantissimo a questo Napoli. Assenza Buongiorno e Juan Jesus? Se Rafa Marin soddisferà Conte negli allenamenti di questa settimana allora sono convinto si giocherà di nuovo col 4-3-3. Se invece Conte vede che Rafa Marin non è sicuro allora Conte può passare a 3”.
Vincenzo Montefusco, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “Io come McTominay? No, direi che forse chi mi ricorda è Gilmour che indossa anche la maglia numero 6 come facevo io. Io piacevo all’Inter per questo motivo, a loro serviva un regista dopo l’addio di Suarez. Lukaku? Senza di lui la squadra non avrebbe più gioco, a lui la dai, la protegge e poi smista il gioco, un po’ come facevano i centravanti di una volta. Nell’economia del gioco del Napoli è diventato fondamentale. Modulo? Il Napoli deve giocare sempre col 4-3-3, poi se Conte vedesse qualche difficoltà in difesa per gli infortuni allora si potrebbe ipotizzare di passare a tre. Mazzocchi? S’è espresso benissimo e merita di giocare considerato che il Monza non è il Real Madrid. Rafa Marin? E’ stato bocciato dal Napoli, è inutile farlo giocare adesso. Kvaratskhelia? Dicevano volesse andar via ma non ci credo. Poi ho sentito che Neres l’avrebbe sostituito, ma Kvaratskhelia è Kvaratskhelia e Neres è Neres”.
Marco Negri, allenatore, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli: “I ritmi del campionato italiano sono più lenti rispetto a quelli britannici. Il calcio italiano è quello più tattico, ma in Scozia sono cresciuti tanto anche dal punto di vista tattico mantenendo sempre le peculiarità del calcio scozzese come l’intensità e la corsa. McTominay va di corsa anche quando nell’intervallo torna negli spogliatoi (scherza ndr.). E’ uno che ha forza nelle gambe e resistenza, combo difficile da trovare. Negli anni ’80 feci il settore giovanile dell’Udinese, all’epoca si lavorava sull’individualità e sulla tecnica di base. Oggi si vede di più il lavoro di reparto, si lavora molto più di gruppo anzichè sulla fantasia e la tecnica di base. Non dico che si omologa il calcio così, ma una volta l’estro e la fantasia venivano alimentati di più. Gascoigne? Di aneddoti ne avrei un milione. Una volta mi chiese di andare a caccia col falco, c’era una falconeria e si andava a caccia con un falco sul polso. In questo bosco lanciavamo il falco. Io ero in macchina davanti e Gazza era dietro, avevamo degli snack e vedo che Gazza inizia a dar dei sandwich ai falchi. Si sa che se il falco ha la pancia piena non vola per giorni. Arriviamo e l’addestratore era eccitato per essere con noi e coi falchi, ma questi falchi non volavano e Gazza rideva sotto i baffi. L’addestratore tornò a prendere due falchi diversi e da lì iniziammo a cacciare”.
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